Gli Avvoltoi Legalizzati

IL CONFLITTO DELLLA MANAGER EQUITALIA. LA SUA SOCIETA’ COMPRA CASE IPOTECATE - UNA VERGOGNA DA FARE SAPERE A TUTTI!!!

pubblicata da Povera Italia il giorno mercoledì 12 ottobre 2011 alle ore 23.49

IL CONFLITTO DELLLA MANAGER EQUITALIA. LA SUA SOCIETA’ COMPRA CASE IPOTECATE - UNA VERGOGNA DA FARE SAPERE A TUTTI!!!

La strana situazione di Torino. Ma nelle sedici società satellite dell’agenzia che curano le riscossioni in sede locale, ci sono diversi ex politici. Anche il deputato pdl Marco Milanese, imputato nella storia della P4, vi ha sistemato alcuni suoi amici

Come racconta l’avvocato Alberto Goffi (l’udc piemontese che da tempo denuncia gli abusi dell’agenzia), l’implacabile macchina da guerra Equitalia porta dentro di sé diversi conflitti d’interesse.La presidente di Equitalia Nomos (la struttura sovrintende Torino e provincia, in attesa di essere inglobata in Equitalia Nord) è Matilde Carla Panzeri. Già funzionario della Banca d’Italia, oggi la Panzeri è presidente di una società pubblica che cura il recupero dei crediti dello Stato e degli enti locali. Ha quindi possibilità di accesso alle informazioni sullo stato patrimoniale dei torinesi, sulla solvibilità degli imprenditori della provincia e – tra l’altro – negli ultimi quattro anni la Panzeri attraverso i suoi dirigenti ha firmato 43mila ipoteche sulle case di Torino e il suo hinterland. La manager, però, dal 2008 è anche presidente di una società privata, la Npl spa (sede a Milano), che cura per statuto l’acquisizione di immobili, la riscossione di crediti in sofferenza, il finanziamento terzi, ed è leader nella cartolarizzazione dei crediti bancari. Solo la disponibilità dei dati pubblici, si comprende, è un chiaro vantaggio per una società privata, in questo caso la sua Npl (Non Performing Loans).

Alcune inchieste giornalistiche e di magistratura hanno già messo in evidenza come spesso nei consigli di amministrazione delle sedici società satellite di Equitalia (oggi in via di scioglimento) vi siano ex politici che controllano come nel collegio di riferimento i controlli fiscali non siano troppo serrati. L’inchiesta della Procura di Napoli sulla P4, poi, sta rivelando come il braccio destro di Giulio Tremonti, il deputato pdl Marco Milanese (per il quale il pm John Woodcock ha chiesto l’arresto), ha usato anche la società pubblica di riscossione per sistemare uomini a sè vicini. Tra questi, Guido Marchese, commercialista del sindaco di Voghera Carlo Barbieri (Pdl). Marchese è stato figura di riferimento in Equitalia Esatri (la struttura che cura la riscossione a Milano e provincia). Entrambi, il sindaco di Voghera e il suo commercialista Marchese, oggi sono agli arresti domiciliari per corruzione (l’inchiesta, appunto, su Milanese).

E spulciando negli elenchi del personale di Equitalia, si scopre che dal 2008 vi lavora Flavio Pagnozzi, figlio del segretario generale del Coni, Lello. Più o meno nello stesso periodo, ai servizi legali del Comitato Olimpico è stato contrattualizzato Marco Befera, figlio di Attilio. Potrebbe sembrare un caso di “assunzioni incrociate”

(fonte no-censura)

I N G R A O



INGRAO E' DA SEMPRE UN ...."GRANDISSIMO"

Foto bacheca( di Antonio Alla di Facebook)

‎"Se parliamo di fare il possibile, sono capaci tutti. Il compito della politica è pensare l'impossibile. Solo se pensi l'impossibile hai la misura di quello che puoi cambiare." (Pietro Ingrao)

di: Qualcosa di Sinistra

Informazione e Partecipazione

Roma e Lazio
Verso il 17 ottobre: Giornata Mondiale di lotta alla povertà
Il 17 ottobre cade la giornata mondiale di lotta alla povertà indetta dall'Onu. La povertà però c'è tutti i giorni, anzi aumenta ogni giorno. Gli obiettivi del millennio di ridurre alla metà tra il 1990 ed il 2015 la percentuale di chi nel mondo vive in condizioni di estrema povertà (meno di un dollaro al giorno) sta miseramente fallendo e nei "paesi ricchi" nuove forme di povertà si sono aggiunte e si stanno via via aggiungendo alle vecchie. Segno che almeno con le modalità sinora sperimentate la "lotta alla povertà" è perdente.
E' dunque opportuno in occasione di questa ricorrenza porci alcune domande e tentare di sbozzare alcuni spunti di riflessione.
Che cos'è la povertà? Da dove ha origine? Come si può fronteggiare?
Ha caratteristiche e dimensioni di una catastrofe, ma la povertà non è un fenomeno naturale imprevedibile e inevitabile come un terremoto o uno tsunami. E' un fenomeno sociale di cui quindi sarebbe possibile individuare l'origine e sradicarne le cause, se lo si volesse e ci fossero energie sufficienti impegnate a farlo.
C'era chi pensava e c'è chi tuttora pensa che la povertà sia colpa dei poveri che, indolenti ed ignoranti, non sono capaci di provvedere a se stessi. A questa visione faceva riferimento la prima legislazione in materia di povertà che ha preso le mosse in Inghilterra nel 1597. C'è chi pensa che da che mondo è mondo "l'eliminazione della povertà non può essere pensata se non in riferimento al potere che un gruppo sociale impone agli altri". Venendo ai giorni nostri, c'è chi pensa, che la povertà sia dovuta a disfunzioni del sistema economico e della organizzazione sociale, sicché per ridurla o eliminarla basterebbero alcune correzioni al sistema. C'è infine chi pensa che la povertà sia l'altra faccia della ricchezza, che sia generata cioè dal modo stesso con cui si produce ricchezza. In effetti è difficile non vedere che ci troviamo in un sistema che toglie a molti, anzi a moltissimi, addirittura ai più, per arricchire pochi, anzi pochissimi; che assistiamo alla crescente concentrazione della ricchezza e al dilagare della povertà; che i ricchi diventano sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri, secondo una frase divenuta comune. Dal 2008 ad oggi "i 10 milioni di supermiliardari del mondo hanno accumulato una ricchezza che Susan Gorge ha stimato in 24,7 triliardi di dollari. Una cifra a 11 zeri".
Sembra dunque necessario che insieme alla lotta alle povertà si sviluppi la lotta alle disparità sociali e si avvii una improcrastinabile lotta per la giustizia sociale e i diritti umani. Occorre cioè avere sempre presente che va modificato radicalmente il modo di produrre e consumare beni e servizi. Questi dovrebbero essere doveri in primo luogo della classe politica, ma è evidente che da molti anni l'azzeramento della povertà non è una priorità. Stiamo assistendo ad un disinteressamento dei vertici nei confronti di queste tematiche. E di conseguenza siamo noi cittadini, noi che costituiamo la società civile, a dover fare la nostra parte. Se infatti modificassimo i nostri comportamenti ed i nostri consumi le modalità della produzione non potrebbero non cambiare dovendo essa adeguarsi alle modificazioni della domanda. Se affidassimo i risparmi al circuito della finanza etica, sottrarremmo risorse alla speculazione finanziaria che è un modo nuovo con cui si impoveriscono tantissimi per arricchire pochissimi, che "L'economista americano James Galbraith ha definito "la più gigantesca truffa della storia". A proposito della quale un economista italiano, Bruno Amoroso, asserisce che "non era mai successo che fosse perpetrato un furto di risparmi di milioni di persone senza che nessuno fosse in grado di reagire".
Si tratta di un impegno di lunga lena, che richiede una mobilitazione vasta e tempi non brevi.
Chi versa in condizioni di estrema indigenza non può attendere però che cambi il mondo per avere una casa in cui riparare, degli abiti da indossare, del cibo per nutrirsi, istruzione per avere consapevolezza di sé e dei propri diritti. Con quanti hanno queste esigenze bisogna attivare senza indugio percorsi di riscatto, secondo modelli di intervento basati sulla partecipazione attiva degli interessati. Il fenomeno della povertà va insomma affrontato con due approcci distinti, ma fortemente collegati, uno di medio-lungo termine ed uno immediato. Senza il primo la "lotta" sarebbe impari e continuerebbe ad essere perdente, senza il secondo nemmeno si riuscirebbe a dare senso e significato al primo.
Per discutere di tutto ciò, per scambiarci informazioni ed esperienze, per mettere a fuoco la possibilità di moltiplicare gli interventi di attivazione dei percorsi di riscatto di chi sta soccombendo sotto l'indigenza estrema, ti invitiamo a venire il 17 ottobre dalle ore 18.00 in poi sotto i Portici di Piazza Vittorio all'altezza dei civici 120-136 (tra Via Buonarroti e Via Leopardi). Oltre che un contributo di idee e di passione, potrai portare quanto pensi possa essere utile (tende, indumenti, copricapo, sciarpe, thermos, etc.) per un soccorso immediato a chi vive nella strada o comunque in condizioni disperate. Ne concorderemo insieme l'utilizzo. Potrai soprattutto dichiarare la tua disponibilità a coinvolgerti in una campagna contro la povertà con le tue competenze e con le modalità che riterrai possibili. Potrai, volendolo, indicare le ore al giorno, o alla settimana o al mese che potrai dedicarvi.
Ti aspettiamo.

primo piano

Primo piano
Verso il 15 ottobre: United for global change
Si svolgerà a Roma sabato 15 ottobre la Giornata europea e internazionale di mobilitazione e lotta alle politiche anticrisi dei governi pagate dai più deboli e che peggiorano la qualità della vita e della democrazia, "United for global change". Sulla scia degli indignados spagnoli e americani ancora a wall street, la giornata di mobilitazione coinvolgerà più capitali europee e del Mediterraneo. Soggetti organizzati, alleanze sociali, gruppi informali e persone mobilitate per un'altra economia, un'altra società e una democrazia vera.
In preparazione del 15 ottobre FOCUS-Casa dei Diritti Sociali, l'Associazione degli Avvocati europei democratici e i Giuristi Democratici stanno predisponendo l'attivazione del Legal Team e chiamano gli avvocati ad attivare la rete.
Come già in precedenza, per il G8 a Roma o la Manifestazione Nazionale Antirazzista il nostro "Centro di orientamento e prima accoglienza Esquilino" in via Giolitti 225 supporta il Legal Team.

SALVA VITA

IL SALVAGENTE - Diritti dei Cittadini
  • Durante una grigliata, Ingrid è inciampata e caduta. E 'stato offerto di chiamare un'ambulanza, ma lei ha assicurato a tutti che era OK ed era inciampata solo a causa delle sue scarpe nuove. Era un po 'pallida e traballante, è stata aiutata a ripulirsi e le è stato portato un altro piatto di cibo. Ingrid trascorse il resto della serata felice e gioiosa. Più tardi il marito di Ingrid chiamò per dire che sua moglie era stata portata in ospedale. Ingrid è morta alle 23.00 di quella sera. Aveva avuto un ictus durante la grigliata. Se i suoi amici avessero saputo come interpretare i segni di un ictus, Ingrid potrebbe essere ancora viva oggi. Alcune persone non muoiono immediatamente. Spesso rimangono a lungo in una situazione disperata. Si richiede solo 1 minuto per leggere quanto segue ... Un neurologo ha detto che se riesce a intervenire entro 3 ore su una vittima di ictus, potrebbe annullarne gli effetti. Ha detto che il trucco sarebbe quello di riconoscere un ictus, per diagnosticare e curare i pazienti entro 3 ore, ma questo non è facile. Riconoscere un colpo: ci sono quattro fasi da cui si riconosce un ictus. -Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà). -Chiedere alla persona di pronunciare una semplice frase (per esempio: "E 'molto bello oggi."). -Chiedere alla persona di alzare entrambe le braccia (lei non può o solo parzialmente). -Chiedere alla persona di tirar fuori la lingua (se la lingua è storta, torsione a destra e a sinistra, è anche un segno di un ictus.) Se lui o lei ha problemi con uno di questi passi, chiamare immediatamente un'ambulanza e descrivere i sintomi della persona al telefono. Un cardiologo ha detto che se si mettono quante più persone possibile al corrente di ciò, si può essere sicuri che qualsiasi vita - forse anche la nostra - può essere salvata. Inviamo quotidianamente tanta "spazzatura" attraverso la rete, ma a volte si può intasare con qualcosa di significativo, non è vero? Se è altrettanto importante per te ... copialo in modo che possa raggiungere più persone che potrebbero cambiare il destino di chi è colpito dall'ictus
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Richiesta Doverosa

TERRACINA: PATRIMONIO DELL'UMANITA'?,
CERTO CHE SERVE, MA DEVE ESSERE INCORNICIATA ALL'INTERNO DI UN VERO PROGRAMMA TURISTICO --CHE PARTA IN PRIMIS DALLA MENTALITA' DI TUTTI I CONSIGLIERI COMUNALI, DI TUTTE LE ISTITUZIONI, SCUOLE DI OGNI GRADO COMPRESE, E DI TUTTA LA NOSTRA COMUNITA'-- E' UN CRIMINE CHE SE NE PARLA DA MOLTI ANNI E MAI ABBIAMO AVUTO LA STOFFA DI DARE ALLA NOSTRA BELLISSIMA CITTA' UNA DECLINAZIONE DEGNA PER DARE UN TESSUTO ECONOMICO
CHE PERMETTA PIU' LAVORO PER I GIOVANI E NON SOLO.
· · · Ieri alle ore 7.54

giù le mani dai nostri comuni

Giù le mani dai Comuni. Più forte il tuo Comune più forti i tuoi diritti"


Continua la mobilitazione permanente dei Comuni italiani contro lo stravolgimento della vita nelle comunità locali voluta dalla tardiva e recessiva manovra economica varata dal governo. Si è svolta a Milano il 29 agosto la manifestazione che ha visto la partecipazione di più di 1000 sindaci, di tutti i partiti, arrivati con la fascia tricolore.
La manovra appena approvata dal Governo, mette a rischio la storia e l'identità democratica di circa 1950 Comuni italiani, riduce sconsideratamente la composizione dei Consigli degli altri Piccoli Comuni e, imponendo una ulteriore e pesante riduzione dei trasferimenti a tutti i Comuni, fa saltare i servizi pubblici locali ed incentiva la frammentazione sociale.
I Comuni propongono di dimezzare il numero dei parlamentari, di rivedere il patto di stabilità e premiare gli enti virtuosi. A seguito della grande manifestazione di Milano, aperture di dialogo da parte del Governo ci sono state, ma una soluzione ragionevole non è vicina. Ed è del 30 agosto la richiesta, diffusa dall'Anci, che chiede al presidente del Consiglio dei Ministri e ai ministri Maroni, Calderoli e Tremonti, nonché al presidente della Commissione Bilancio del Senato Azzolini "una convocazione immediata per una nuova, veloce e propositiva fase di miglioramento della manovra economica, nella parte che riguarda i Comuni".

Rinascita Terracina: Pensioni d'oro, tutti i nomi

Rinascita Terracina: Pensioni d'oro, tutti i nomi: http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fespresso.repubblica.it%2Fdettaglio%2Fpensioni-doro-tutti-i-nomi%2F2157568&h=pAQBYTjQSAQD6tt3DSP...

Pensioni d'oro, tutti i nomi

http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fespresso.repubblica.it%2Fdettaglio%2Fpensioni-doro-tutti-i-nomi%2F2157568&h=pAQBYTjQSAQD6tt3DSP-NzTfL_UFVRsIfpD7jmrpUW7I2BA

Libri:vietato scontare

Consumi e società
Norma anti Amazon: mai più sconti oltre il 25% sui libri
Roma 1 Agosto 2011
Una norma appena approvata al Senato in via definitiva fissa un tetto agli sconti che le librerie possono fare sui libri (fisici e digitali). È la legge Levi 1, ma è già nota non ufficialmente come "legge anti Amazon", perché sembra pensata soprattutto per ridurre la possibilità dei grandi negozi on line - come quello del gigante americano Amazon - di fare grossi sconti sui libri. Il provvedimento arriva tra le polemiche di consumatori ed esperti: si teme che l'effetto sia il rincaro del costo dei libri.
La legge stabilisce che le librerie non potranno più fare sconti liberi, ma al massimo il 15 per cento sui prezzi di copertina. In casi particolari, si potrà arrivare al 20 per cento come per le offerte all'interno di un salone del libro o destinate ad organizzazioni no profit, biblioteche, musei pubblici, scuole. Il tetto passa al 25 per cento in un caso eccezionale, come le campagne promozionali realizzate direttamente dagli editori, e per massimo un mese; ma non saranno possibili a dicembre, ovvero sotto il periodo natalizio.
Ibs e Amazon saranno i più colpiti dal provvedimento. I negozi online riuscivano infatti a fare gli sconti migliori, grazie alla vendita per corrispondenza e a buone economie di scala. Lo dice esplicitamente l'editore Giuseppe Laterza: "La legge consente ai rivenditori indipendenti di mettersi al riparo dalla concorrenza selvaggia e dalle massicce campagne di sconto delle grandi catene, dei supermercati e dei siti di vendita online come Amazon". Non a caso, Ibs sta reagendo con la campagna 'Fuori tutto', con sconti del 75 per cento su 150 mila prodotti, prima che entri in vigore la legge.
Resta un' incognita: la legge non rischia di danneggiare i consumatori e l'e-commerce italiano? Ma per le associazioni dei consumatori non ci sono dubbi: Vincenzo Donvito, presidente di Aduc, si scaglia contro una norma che ritiene dannosa per i lettori e il mercato.
C'è anche chi nota una contraddizione con la campagna dello stesso governo, mirata a far leggere più libri. I liberali dell'Istituto Bruno Leoni hanno avviato una petizione per convincere il presidente Napolitano a non firmare la legge, perché contrasterebbe "con l'art. 41 della Costituzione e si profila come irragionevole secondo l'articolo 3 della Costituzione, restringendo - si legge nella petizione - il mercato dei libri e rendendolo meno accessibile a quanti oggi, tra la popolazione meno abbiente, vengono agevolati all'acquisto da sconti invitanti". Secondo i firmatari, la legge contrasterebbe anche con il principio comunitario di libera concorrenza.

CLEPTOMANE IN PARLAMENTO ?

Barbara Mannucci, deputata del Pdl, si rivolge ai suoi colleghi chiedendo la restituzione del suo i-pad sparito durante la seduta di venerdì scorso in aula di Montecitorio. Non è la prima volta che accade un caso di furto nell'emiciclo come lo segnalano gli uffici della Camera dei Deputati: le denunce di sparizioni di penne pregiate e telefonini dei deputati sono all'ordine del giorno. Considerando che in aula possono entrare unicamente i deputati in carica, allora potrebbe trattarsi di un cleptomane in Parlamento! Sono bastati due minuti di distrazione e il telefonino è sparito. La vittima ha gia provveduto al blocco della scheda e a denunciare l'accaduto alle forze dell'ordine e ora spera nella collaborazione dei colleghi e resta in attesa di notizie... P.S. Quando finiranno di stupirci questi Pseudi-Onorevoli? Che VERGOGNA.

L' AGCOM Censura del 6 luglio

L'Agcom mette il bavaglio ad Internet
Roma 30 Giugno 2011
Guai in vista per il web italiano: il prossimo 6 Luglio verrà approvata la delibera firmata dell' Agcom (668/2010) che permetterà all'Autorità Garante di chiudere qualsiasi sito web sulla base di semplici segnalazioni di violazione del copyright.
Un intervento che suscita reazioni e chiavi di lettura contrapposte. Da una parte c'è il mondo degli addetti ai lavori del settore dell'industria culturale e dell'intrattenimento, che ritengono indispensabile bloccare le piattaforme digitali illegali per tutelare il diritto d'autore. Dall'altra si è mobilitata una vasta rete di associazioni, studiosi, esperti e difensori del web libero che parlano apertamente di "censura della Rete" una mobilitazione che passa soprattutto attraverso Twitter, Facebook e vari siti Internet.
La soluzione individuata dall'Agcom guidata da Corrado Calabrò ha fatto insorgere il web, per la scelta di creare una procedura rapida e solo amministrativa per individuare possibili violazioni del diritto d'autore e intervenire, anche con ordini di rimozione di contenuti e con il blocco di interi siti. Di fronte a una richiesta all'Agcom, il titolare di un sito o un blog avrebbe 48 ore di tempo per rimuovere contenuti ritenuti illegali, cinque giorni per un contraddittorio e, infine, la prospettiva di venir cancellato dal web.
In poche parole, sarà possibile far chiudere un sito senza alcuna prova reale e tangibile di violazione, con la reale possibilità a questo punto che Agcom diventi a tutti gli effetti una sorte di tribunale.
Una delibera, dunque, dalle basi giuridiche dubbie e considerate senza precedenti in quanto potrebbero portare a una censura su internet che non ha paragoni nel mondo civile.
Le più importanti associazioni per la tutela dei consumatori hanno già dichiarato di voler far ricorso al TAR del Lazio nella speranza che la delibera venga bloccata dal giudice amministrativo, diversamente la lotta contro la decisione dell'Agcom dovrà essere portata a Bruxelles.
Antonio Alla

La vergogna fatta Persona

E' un disastro che il capo del governo ed il suo vice non dicano nulla sul ...potere occulto ed illegale della P 4 , nonostante persino Bossi (l'altro monarca) abbia detto
"noi della lega non facciamo parte di queste porcherie." Speriamo che il popolo (quello delle ultime consultazioni specialmente referendarie) continui a ...capire in quale tranello anestetizzante da ormai molto, troppo tempo è rimasto vittima.

Napolitano e i ... Rifugiati

Giornata rifugiato. Napolitano: no a egoistiche chiusure nazionali
"Non è immaginabile che ci si possa adagiare o attardare in egoistiche chiusure nazionali; che ci si possa illudere di esorcizzare così la realtà che preme alle nostre porte, la pressione che si trasmette da un continente all'altro per effetto dell'aspirazione alla pace e alla vita che muove tanti diseredati". Lo ha detto il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, intervenendo alla Giornata mondiale del rifugiato che si è celebrata lo scorso 20 giugno in occasione del 60esimo anniversario della convenzione di Ginevra.
Napolitano ha poi sottolineato che "dovunque, anche in Italia si deve prendere più largamente coscienza della persistenza, della possibile ulteriore estensione del flusso dei rifugiati, della dimensione mondiale del fenomeno e della responsabilità cui nessun paese civile può sottrarsi". Nel nostro Paese urgono interventi volti a "colmare i vuoti che ancora presentano la nostra legislazione nazionale e il nostro sistema di accoglienza, protezione e integrazione".

Il più grande Falsario della storia

Come è possibile avere ormai da un ventennio il più grande Falsario della storia a capo del governo italiano? Riflettiamo: Perchè in tutti questi anni di comando (e che comando) con una maggioranza parlamentare che mai nessuno aveva avuto, il Nostro, unto dal Signore (Baget Bozzo) non abbia intrapreso la strada maestra per "risolvere" i suoi guai giudiziari, ripristinando
l'immunità Parlamentare? l'amara risposta è che a fine mandato si sarebbe ritrovato sul groppone tutti i processi rimasti sospesi, mentre il suo vero obiettivo, tramite i suoi avvocati, nominati da Lui Parlamentari e Ministri come Alfano, è stato ed è quello di ricorrere in TUTTI i MODI per arrivare alla Prescrizione, punto. Questo si può benissimo evincere ricordando ciò che disse il suo grande amico e dirigente di Mediasette al momento della sua scesa in politica nel lontano 1994: "Silvio è sceso in politica per disperazione se no finiva in pasto ai giudici" E' questo il cancro che bisogna rimuovere per avere una dialettica democratica, rispettando tutti poteri della nostra Costituzione, così come auspicano i sofferti e ripetuti appelli del Presidente Napolitano che sta facendo di tutto per impedire un corto circuito Istituzionale, che aggiunto alla grave crisi economica, ed all'odio che il "Nostro Untore", aiutato dai suoi facinorosi, è riuscito a seminare nella nostra Società, potremmo riavere una stagiona buia e pericolosa come quella già vissuta negli anni 70. Gli Italiani confidano in Napolitano, ciò nonostante crediamo di dover dire a tutti di tenere occhi e menti bene aperte, perchè l'animale è ferito e..... potrebbe dare il classico colpo di coda.


Oggi 01-08-11 ....Se qualcuno aveva il minimo dubbio circa quanto abbiamo sopra affermato, ora può convenire con noi, dopo che al Senato è stato votato, alcuni giorni fa, udite, udite, il contrario del processo breve, cioè il processo lungo; da una maggioranza che ormai ha perso ogni ....autonomia. Speriamo che alla Camera non passi.











































































































































































Sviluppo x Terracina

RINASCITA TERRACINA http:// rinascitaterracina. blogspot.com mail : allaantonio@libero.it cell. 3204570409—3386431869—3332131174


Alcune nostre convinzioni, quale contributo al programma “aperto” che proponiamo a tutte le Associazioni, anche di categoria, ai Cittadini di buona volontà, cui chiediamo di aderire per mail o per telefono, per costruire un’area di RINASCITA TERRACINA a suo totale servizio, che diventi un Movimento Cittadino, democratico ed autonomo per l’oggi e per il domani, che sia capace di aggregare tutti coloro che vogliono servire la nostra comunità e non servirsene; per questi ultimi chiediamo di non aderire, avreste vita dura. Noi ci teniamo a rilevare che il programma elettorale non è, e non deve essere, una somma di proposte che dura lo “spazio di un mattino”, ma un progetto di città coerente ed organico che va perseguito con determinazione e perseveranza nel tempo, (qualunque sia l’esito del voto) perché ciò ci permetterà una crescita morale e sociale, oltre che economica; questa impostazione determinerà un rapporto vincolante tra Rinascita Terracina e gli elettori tutti. La premessa del programma è la verifica puntuale di quanto è il debito accumulato, quindi predisporre un piano vero di risanamento del nostro bilancio con una assemblea prima pubblica, poi consiliare, per coinvolgere la cittadinanza alla trasparenza ed alla verità. Abbiamo più volte, negli anni, detto e scritto e lo ripetiamo; il nostro tessuto economico è precario e senza prospettiva di sviluppo, non può offrire lavoro ai nostri giovani e non solo, quindi è un“Obbligo”, per chi vuole proporsi a servire la nostra Comunità, la domanda: “Che fare?” Noi pensiamo che occorra, finalmente, creare le condizioni ottime per uno sviluppo vero del Turismo. La nostra Città ha tutte le caratteristiche necessarie per raggiungere questo risultato, ma c’è bisogno di invertire totalmente la mentalità; la visione fatalistica dimostrata nel tempo da molti, troppi, nostri Amministratori che si sono limitati “AL TIRARE A CAMPARE” mentre dobbiamo concretizzare la vocazione turistica della nostra bellissima Città che i programmi presentati da tutti i partiti hanno sempre osannato e mai, diciamo mai, detti programmi sono stati onorati, per incapacità? per volontà? per “interessi”? un fatto è certo, abbiamo declinato Terracina ad una dolce incompiuta. Se ci lavoriamo possiamo offrire dei “pacchetti completi”; dal turismo marino a quello dell’arte, da quello escursionistico a quello agrituristico, da quello ambientale a quello dei campeggi. Il turismo deve essere il volano centrale di tutta l’economia per creare posti di lavoro diretti e, fortificare i settori produttivi della pesca e dell’agricoltura, del commercio e dell’artigianato, degli albergatori, dei nostri grandi ristoratori e di tutto l’indotto del terziario. Siamo consapevoli che per il vero turismo c’è bisogno di fare sistema e noi possiamo di dare un contributo notevole per le nostre invidiabili caratteristiche affinché la Riviera di Ulisse faccia sistema e sia vincente rispetto ad altre località, sfruttando al massimo la vicinanza da Roma e da Napoli. A tal proposito è auspicabile che tutte le Istituzioni, Provincia e i Comuni interessati insieme, facciano un’adeguata pressione politica affinché la Regione sblocchi e al più presto l’aeroporto a Latina o a Frosinone, realizzato il quale sarebbe un grande passo di qualità per noi. Sarebbe opportuno potenziare il collegamento ferroviario da/e per Roma. Poi occorre lavorare per avere una “linea bus turistica” capace di collegare, in accordo con il Cotral, più volte al giorno, da Sabaudia a Formia; questo aiuterebbe la circolazione dei turisti dando loro un servizio indispensabile. E’ chiaro che ciò richieda una Consulta dei comuni interessati insieme alla Regione per un serio coordinamento, anche della politica turistica. Dagli anni 60 Terracina e le altre città della Riviera di Ulisse, hanno vissuto un turismo per “caduta naturale”In particolare da Roma , da Napoli, da Frosinone, da qualche comunità svedese e tedesca che comunque era concentrato nel periodo estivo, perché era un turismo che non chiedeva servizi supplementari. Questo turismo, anche se solo stagionale è andato via via scemando e concentrando le presenze al solo periodo da luglio al 20-25 agosto ha determinato una lenta ma inesorabile crisi economica, perché le amministrazioni che si sono succedute non hanno lavorato per la Città turistica. Oggi il turista, straniero o italiano, viaggia in aereo e, a differenza di quando veniva per 15-20-30 giorni, limita il suo soggiorno a 7 giorni o al fine settimana e, chiede una serie di servizi che la nostra città appare sempre più impreparata; accoglienza adeguata, escursioni in lingue straniere, taxi, biciclette, auto e motorini in affitto, barche per la pesca sportiva, isole pedonali vere, piscine, parchi divertimento per grandi e piccini, e perfino negozi appropriati di souvenir che pubblicizzino le bellezze della città. Quiete pubblica nelle vicinanze di alberghi e simili, e comunque nei centri abitati, come è previsto dalla legge e dal buon senso. La promozione turistica è delegata alla Regione Lazio. Questo non significa che si deve evitare di andare alle fiere nazionali ed internazionali anzi, dobbiamo essere sempre presenti nei più importanti momenti promozionali con il Pubblico per pubblicizzare con film-documentari, con brochure in lingua del paese ospitante che mostrino i moltissimi siti della città, ed il Privato che faccia altrettanto offrendo e vendendo con trasparenza di prezzi chiari e giusti ”pacchetti tutto compreso”. Il turista, straniero o italiano, ha necessità di essere accolto ed informato in modo adeguato con punti informativi, e Personale che parli delle lingue, così dicasi dei Vigili Urbani; L’accoglienza è anche un sistema uniforme della città tutta che assiste il “Cliente”, che lo agevoli per tutto il suo soggiorno e lo tratti come uno di “noi”, affinché RITORNA l’anno futuro, a riguardo sarebbe utile che tutte le attività di ristorazione, di intrattenimento ecc. esponessero in bacheche fuori dei propri locali il menù principale anche in lingue con relativi prezzi e che lo consegnassero a coloro che volessero prendere posto per ristorarsi; per quanto possibile è una richiesta estesa anche ai commercianti Terracina città di mare, ha le potenzialità ottimali, nell’immaginario collettivo, per fare una scelta consapevole di una vacanza incantevole, che però non soddisfa abbastanza il Turista che preferisce l’anno dopo cambiare. Quindi, oltre a quanto detto al punto precedente è necessario che ci diamo un obiettivo affinché il nostro Mare possa, nei prossimi anni essere più pulito e ricevere la Bandiera Blu, con una politica d’interventi su tutto il territorio chiedendo la responsabilità del Consorzio di Bonifica affinchè nessun comune, compreso il nostro, possa scaricare nei nostri fiumi senza la depurazione. E’ necessario che anche i nostri Istituti Superiori per il turismo si adeguino alle esigenze del mercato e s’incentivi lo studio del russo e di lingue scandinave per la presenza significativa di queste comunità in ascesa sia nella nostra Città che nella Riviera di Ulisse, anche per dare un minimo di lavoro ai nostri ragazzi. Il grandissimo patrimonio storico, archeologico, ambientale deve essere più valorizzato, la storia antica di Terracina, già dal nome, che trova le sue radici certe a circa ben 5 secoli prima di Cristo, con protagonisti che hanno fatto la storia della Terra come Papi, Imperatori, Condottieri e via dicendo, sino ai giorni nostri, da Celebri Uomini che hanno visitato e scritto estasiati su le nostre innumerevoli bellezze. Terracina ha raggiunto, negli ultimi anni, un discreto livello di ricettività alberghiera, grazie al lavoro meritevole di alcuni privati che hanno intessuto rapporti con l’estero riuscendo ad “incanalare” nel corso dell’anno flussi turistici dalla Russia nella nostra Città. Il settore che non ha saputo adeguarsi al cambiamento è quello delle seconde case che continuano a proporre affitti mensili e non settimanali come è invece necessario; a tal proposito sarebbe opportuno mettere mano con un serio Regolamento per le seconde case, anche in considerazione degli obblighi di legge a cominciare dalla comunicazione dei Nominativi alle forze di polizia. Noi pensiamo che una vera politica con le città gemellate possa incrementare fortemente i flussi turistici verso la nostra città; per esempio: istituiamo la settimana delle città gemellate, dove categorie del mondo degli amministratori, della scuola, del turismo, della pesca, dell’agricoltura, della cucina ecc. discutano dei propri problemi e di come si cerchi di superarli, sarebbero scambi salutari per tutto e per tutti. Abbiamo una tradizione musicale della nostra città, quindi creiamo un “Raduno Bandistico Nazionale”di una settimana, coinvolgendo anche le città gemellate. Pensiamo di istituire una settimana di festa dello sport, iniziando dal ciclismo, (a proposito del quale si dovrebbe ripristinare il progetto del velodromo e finalmente della piscina comunale) e dal calcio. Pensiamo ad una settimana per il turismo religioso, coinvolgendo tutti i nostri Parroci sia per le visite a tutte le nostre chiese, sia per “creare” un pellegrinaggio alla Madonna del Lazio situata su Monte Leano; quanti italiani la conoscono? cosa rappresenta? e perché è stato scelto proprio il Monte Leano? Pensiamo ad una settimana di festa in occasione del festeggiamento del Patrono della città San Cesareo, in aggiunta alla festa della Madonna del Carmine e di San Rocco, e alla festa della Madonna della Delibera. Istituzione di almeno due settimane distinte, per altrettanti concorsi internazionali su temi culturali ed artistici che riguardano la nostra Città, ( pittura, fotografia, poesia, storia ecc.) con relativi premi solenni e importanti. A tale proposito si devono coinvolgere radio e TV regionali e nazionali. Valorizzazione di Camposoriano, dell’area di San Stefano, dell’area del Monumento Naturale di Monte S. Angelo e il Tempio di Giove e delle nostre montagne. Noi crediamo sia compito del comune creare condizioni, strumenti tecnici ed infrastrutture per avviare finalmente uno sviluppo turistico che crei un tessuto economico forte per tutto l’anno e quindi lavoro, che come abbiamo già detto e ripetiamo è la base per avere un Individuo autonomo, libero e responsabile, e forse, più predisposto a partecipare alla vita democratica della città. Pensiamo ad una commissione Comunale: Anti-Usura, con un fondo adeguato, che coinvolga Enti pubblici e privati con propri rappresentanti, a cominciare da imprenditori locali di tutte le attività economiche. A tal proposito si propone al Comune una seria collaborazione con l’associazione locale iscritta al C.R.U.C. del Lazio per offrire aiuto di consulenza psicologica e legale a chi si dovesse trovare “solo”ad affrontare il dramma dell’Usura. Ripristinare il collegamento con il progetto regionale vinto nel febbraio del 2008 dalla Linkem : network nazionale con il WiMax, per dare a tutti i nostri Concittadini a cominciare dai studenti e dai turisti le stesse opportunità di usufruire della connettività a banda larga; il progetto prevedeva che si iniziasse proprio da Terracina, vedere perché non è stato così e risolvere il problema con la ditta e la Regione. Se è “saltato tutto” creare le condizioni per un progetto di navigazione internet nella nostra periferia, che ne è sprovvista, come altri comuni in provincia stanno facendo. Ripristinare il “Carnevale Cittadino”iniziato con un certo successo negli anni 80, facendolo diventare un evento importante per il nostro Paese, con balli in maschera, e con premi all’insegna della nostra “ maschera”più nota: Fanfulla. Un ricordo solenne deve essere indirizzato alla Bonificazione Pontina ed alle problematiche legate”all’immigrazione coatta”che abbiamo subito. Tutto quanto scritto riguarda un progetto di città futura, quasi a costo zero, non esaustivo ma importante perché può essere ancora arricchito, di un vero sviluppo del turismo, necessario ad invertire il tessuto economico, oggi precario e sempre più in agonia, per creare lavoro; ciò detto pensiamo che bisogna mettere in cantiere dell’altro per portare a regime una città che possa vivere di turismo tutto l’anno. Isole Pedonali per tutto l’anno: da Piazzale Lido a Via Friuli Venezia Giulia (questo significa che il mercato del giovedì deve andare via da Viale Europa) il Centro Storico Alto, vicolo Rappini ed altre stradine particolari. Abbandoniamo la scellerata “iniziativa” di fare il parcheggio nel Parco del Montuno, facciamo una scelta di fondo: costruiamo un grande parcheggio custodito fuori di Terracina e iniziamo a creare le condizioni per favorire e via via “obbligare” tutti gli Avventori a lasciare li il proprio mezzo, perché ogni 30 minuti un trenino elettrico li possa trasportare in centro e viceversa, sarebbe l’inizio per limitare al massimo le auto in centro, e potremo diventare una città che crea un turismo di “Pedoni.” Illuminazione con pannelli solare i siti più importanti e particolari a cominciare dalla Madonna del Lazio, il Tempio di Giove, il castello Frangipane, palazzo Braschi, il Duomo ecc. ecc. Pensiamo alla costituzione di un ufficio di SOVRINTENDENZA per i beni artistici della nostra città, a cominciare dal centro storico che è quasi unico nel suo genere, esso rappresenta una risorsa culturale ed economica che abbiamo il dovere di consegnare ai nostri giovani valorizzandolo al massimo: programmare con serietà e date certe il ripristino del “Teatro romano”; acquisizione alla fruizione pubblica delle SOSTRUZIONI di Piazza Municipio che avrebbero una risonanza internazionale unica con tutto ciò significhi per il turismo. Lo stesso dicasi della torre degli Azzi in Via Santi Quattro. Individualizziamo, un palazzo nel centro storico, da adibire ad un Ostello della gioventù, coinvolgendo tutte le città gemellate; da usare anche per gli studenti dell’Università di Cassino, come per gli aspiranti infermieri dell’Università della Sapienza di Roma, presenti in città. Essendo la nostra città tra Roma e Napoli dobbiamo dotarci di un palazzo per ospitare congressi e convegni, anche specialistici, di associazioni, partiti, organizzazioni di ogni tipo; per convogliare verso la nostra città questo filone turistico, ed occorre che sia attrezzato con le nuove tecnologie. Per avere un flusso turistico tutto l’anno c’è bisogno anche di una struttura di Talassoterapia e di Climatologia Marina, per le tante persone che hanno bisogno di cure, proprie di queste strutture; a tal proposito fu fatto nel 1979 un convegno internazionale; quanti treni abbiamo evitato di prendere? Troppi, svegliamoci! Assicurare le entrate e le uscite della flotta peschereccia istituendo ( d’accordo con la Regione) il dragaggio fisso in un determinato periodo dell’anno all’imbocco del porto canale, (prima che succeda una disgrazia) lo stesso dicasi per Badino e Sisto. Abbiamo bisogno di un pizzico di sano campanilismo, (e non il contrario come in passato più di un “Santone”hanno fatto e predicato) per chiedere alle Istituzioni di “realizzare” questo vero ed unico Progetto per creare un tessuto economico che dia lavoro ai nostri giovani, e non solo Dobbiamo quindi, superare ritardi decennali e ripristinare senza indugi il progetto di un vero Porto per assicurare un attracco decente alla nostra flotta peschereccia, un’adeguata sistemazione dei traghetti per il trasporto alle isole Pontine di persone, viveri e materiali di ogni genere, ed infine un grande spazio per avere una nautica da Diporto degna, perché questo sarebbe il motore dello sviluppo del turismo e quindi del tessuto economico della città. Studiamo con esperti del settore, un progetto adeguato, e chiedere di volere aprire il
“Casinò Comunale di Terracina” che deve essere vietato non solo ai nostri concittadini, ma anche a tutti coloro che risiedono nel raggio di 50 e più km dalla nostra Città. Se tutti i prossimi 24 Consiglieri comunali avranno una mentalità a favore dello sviluppo turistico, e a tal fine si batteranno gli uni contro gli altri per trovare soluzioni migliori, allora possiamo dire che basteranno solo due Consiliature per realizzare il Progetto della città per lo sviluppo economico che assicuri l’occupazione decente per tutto l’anno. Negli ultimi 30 anni non si è fatto un passo avanti concreto verso questo progetto, nonostante ci siano stati in questi anni uomini di centro, di sinistra e di destra al governo della città, e tutti i partiti hanno sempre sostenuto e promesso uno sviluppo turistico di Terracina, dimenticandosene puntualmente dopo l’elezioni. Potremmo aggiungere altre idee che vanno nella direzione dello sviluppo, ma ci fermiamo perché, crediamo di aver dato l’idea di che cosa è per noi l’impalcatura del turismo che dovremmo realizzare e quindi chiediamo a chi aderisce che può solo arricchire il Progetto e mettersi al servizio della Comunità e non il contrario. Ci siamo limitati a parlare “solo dello sviluppo” perché è per noi PRIORITARIO. Per quanto riguarda la partecipazione dei cittadini, la democrazia, i diritti, il rispetto delle regole, i servizi, la macchina amministrativa, Borgo Hermada, La Fiora, San Vito, e le altre periferie, il mondo del volontariato ed altro ne riparleremo. Noi vogliamo creare un movimento Cittadino di Associazioni e di Persone della Società Civile che lavorano nel settore e condividono, a partire dalla mentalità, interamente lo sviluppo del turismo, e a cui chiediamo di aderire per l’oggi e per il domani in modo serio e convinto, e lo stesso chiediamo a tutti coloro abbiano a cuore le donne, gli uomini e il futuro dei giovani della nostra Città e non vogliano che tutto vada alla deriva. Antonio Alla

Berlusconi 5° di Antonio Alla

sociale di 50 azioni come l’Eti, e come (‘Eh Doninelli e Ballinari detengono una azione a testa. Le 48 azioni restanti sono in mano a Angelo Maternini e Dino Marini, che agiscono per conto della lnterchange BanklÀ Interchange Bank era stata fondata nel luglio 1956 con un capitale sociale di 400 mila franchi svizzeri. Tra i soci fondatori troviamo il costruttore milanese Botta, lo svizzero Alfredo Noseda, coinvolto in uno dei primi scandali finanziari elvetici per esportazione di capitali e frode fiscale, e Angelo Matemini, detto “t’italiano di Caracas”. Nel 1957 era entrato un altro “finanziere di Caracas”, Remo Cademartori, che aveva assunto la presidenza dopo aver sottoscritti l’aumento di capitale a un milione di franchi. Nel 1959 entra Io svizzero Umberto Naccaroni, il duo Ercole Doninelli e Amo Ballinari nel 1961. infine nel 1965 i “venezuelani” di Caracas W. Gerry William Rotemburg Schwartz e Abramo Merulan. Quando i capitali della Interchange arriveranno, dopo passaggi e passaggi, alla Italcantieri nel 1973, la stessa Interchange è già in liquidazione. Ma è una liquidazione la cui procedura è iniziata nell’ottobre del 1967. per concludersi definitivamente il 15 dicembre 1989. A gestire la liquidazione saiwvio Pierfrancesco e Pieriwgi Cwipana. Guido Caroni e Enzo Tignola. Tutti personaggi, l’ultimo in particolare, appartenenti all’area politica frnanziaria di Gianfranco Cotti. potente cx parlamentare della DC svizzera, e dirigente della Fimo, la chiacchierata finanziaria di Enzo Doninelli, un altro dei finanziatori nascosti di Berlusconi.La Fimo ha sede al n° 89 di via San Gottardo a Chiasso, presso lo studio legale Doninelli. Una società legata alla Fimo, la Fidinam, ha gli uffici al no 2 di boulevard Royal a Lussemburgo, nello stesso edificio dove ha sede una importante società del gruppo Fininvest, la Silvio Berlusconi Finanziaria. La finanziaria elvetica Fimo estende i suoi tentacoli affaristici anche in Italia, non solo mediante società collegate, ma con una stranissima “Fimo italiana”. La Fimo italiana, intestata ad anonimi, opera nel Nord Italia, a Chiasso, nel Lichtenstain.. e i suoi legali rappresentanti e prestanome riconducono alla Interchange Bank di Chiasso, e a finanziarie del giro Lottusi - Doninelli: una ragnatela di case d’arie e gallerie che si estende da Milano a Como, dall’Alto Lario a Lugano e a Londra. La Fimo è finita sotto inchiesta in Italia nel 1989, quando il ragioniere milanese Giuseppe Lottusi venne colto sul fatto a riciclare. per conto della società svizzera, i soldi della mafia colombiana. C’è il sospetto da parte dei magistrati italiani che, tramite i canali del narcotraflìco. giungessero in Svizzera anche una pane dei ricavi delle tangenti pagate ai politici italiani. La Fimo è finita sotto inchiesta in Francia per nciclaggio di denaro sporco, in Belgio per la bancarotta fraudotenta della Pibi Finance di Jean Verdoot. morto misteriosamente a Ginevra nel 1993 dopo un incontro con i vertici della Fimo (negato da questi). Sono inchiesta per bancarotta fraudolenta anche in diverse procure del Friuli e del Veneto, per il crac delle società legate alla Sinx lntervitrum e al Gruppo Cofibel francese e Pibi Finale belga. Per lo stesso motivo, sotto inchiesta anche in Olanda. La Fimo è inoltre accusata di aver partecipato al riciclaggio delle tangenti Enimont, Em, In, oltre che essere coinvoha nelle inchieste sulla Sanità, nel caso Kollbrunner, nel caso Fidia, nelle tangenti della Carlo Gavazzi. Uno dei fiduciari dell’area Fimo, Giancarlo Tramezzani, è morto in circostanze misteriose il 17 settembre 1993, poche ore prima dell’arrivo in Ticino del magistrato (Antonio Di Pietro) che indagava sui risvolti elvetici dell’affare Enimont.Dopo questa digressione svizzera niente male, dimostrante la tortuosità dei giri di denaro alquanto poco pulito, torniamo per ora in Italia, torniamo dalla Banca Rasini, che nel 1970 vede aumentare il peso dei palermitani: Dario Azzaletto, il giovane figlio di Giuseppe, diviene socio della banca. Sempre neI 1970 il procuratore della banca Luigi Berlusconi ratifica una operazione di peso nella storia della Rasini: l’acquisizione da pane della banca di una quota della Brittener Anstait, una società di Nassau legata alla Cisalpina Overseas Nassau Bank. nel cui consiglio di amministrazione figurano nomi niente male: Roberto Calvi, Licio Geli, Michele Sindona e il cardinale Marcinkus della banca vaticana dello br. Tutte gente che diventerà famosa per vari motivi: per il crack