Amministratore Antonio Alla
Gli Avvoltoi Legalizzati
IL CONFLITTO DELLLA MANAGER EQUITALIA. LA SUA SOCIETA’ COMPRA CASE IPOTECATE - UNA VERGOGNA DA FARE SAPERE A TUTTI!!!
IL CONFLITTO DELLLA MANAGER EQUITALIA. LA SUA SOCIETA’ COMPRA CASE IPOTECATE - UNA VERGOGNA DA FARE SAPERE A TUTTI!!!
La strana situazione di Torino. Ma nelle sedici società satellite dell’agenzia che curano le riscossioni in sede locale, ci sono diversi ex politici. Anche il deputato pdl Marco Milanese, imputato nella storia della P4, vi ha sistemato alcuni suoi amici
Come racconta l’avvocato Alberto Goffi (l’udc piemontese che da tempo denuncia gli abusi dell’agenzia), l’implacabile macchina da guerra Equitalia porta dentro di sé diversi conflitti d’interesse.La presidente di Equitalia Nomos (la struttura sovrintende Torino e provincia, in attesa di essere inglobata in Equitalia Nord) è Matilde Carla Panzeri. Già funzionario della Banca d’Italia, oggi la Panzeri è presidente di una società pubblica che cura il recupero dei crediti dello Stato e degli enti locali. Ha quindi possibilità di accesso alle informazioni sullo stato patrimoniale dei torinesi, sulla solvibilità degli imprenditori della provincia e – tra l’altro – negli ultimi quattro anni la Panzeri attraverso i suoi dirigenti ha firmato 43mila ipoteche sulle case di Torino e il suo hinterland. La manager, però, dal 2008 è anche presidente di una società privata, la Npl spa (sede a Milano), che cura per statuto l’acquisizione di immobili, la riscossione di crediti in sofferenza, il finanziamento terzi, ed è leader nella cartolarizzazione dei crediti bancari. Solo la disponibilità dei dati pubblici, si comprende, è un chiaro vantaggio per una società privata, in questo caso la sua Npl (Non Performing Loans).
Alcune inchieste giornalistiche e di magistratura hanno già messo in evidenza come spesso nei consigli di amministrazione delle sedici società satellite di Equitalia (oggi in via di scioglimento) vi siano ex politici che controllano come nel collegio di riferimento i controlli fiscali non siano troppo serrati. L’inchiesta della Procura di Napoli sulla P4, poi, sta rivelando come il braccio destro di Giulio Tremonti, il deputato pdl Marco Milanese (per il quale il pm John Woodcock ha chiesto l’arresto), ha usato anche la società pubblica di riscossione per sistemare uomini a sè vicini. Tra questi, Guido Marchese, commercialista del sindaco di Voghera Carlo Barbieri (Pdl). Marchese è stato figura di riferimento in Equitalia Esatri (la struttura che cura la riscossione a Milano e provincia). Entrambi, il sindaco di Voghera e il suo commercialista Marchese, oggi sono agli arresti domiciliari per corruzione (l’inchiesta, appunto, su Milanese).
E spulciando negli elenchi del personale di Equitalia, si scopre che dal 2008 vi lavora Flavio Pagnozzi, figlio del segretario generale del Coni, Lello. Più o meno nello stesso periodo, ai servizi legali del Comitato Olimpico è stato contrattualizzato Marco Befera, figlio di Attilio. Potrebbe sembrare un caso di “assunzioni incrociate”
(fonte no-censura)
I N G R A O
Foto bacheca(
"Se parliamo di fare il possibile, sono capaci tutti. Il compito della politica è pensare l'impossibile. Solo se pensi l'impossibile hai la misura di quello che puoi cambiare." (Pietro Ingrao)
Informazione e Partecipazione
Verso il 17 ottobre: Giornata Mondiale di lotta alla povertà
Il 17 ottobre cade la giornata mondiale di lotta alla povertà indetta dall'Onu. La povertà però c'è tutti i giorni, anzi aumenta ogni giorno. Gli obiettivi del millennio di ridurre alla metà tra il 1990 ed il 2015 la percentuale di chi nel mondo vive in condizioni di estrema povertà (meno di un dollaro al giorno) sta miseramente fallendo e nei "paesi ricchi" nuove forme di povertà si sono aggiunte e si stanno via via aggiungendo alle vecchie. Segno che almeno con le modalità sinora sperimentate la "lotta alla povertà" è perdente.
E' dunque opportuno in occasione di questa ricorrenza porci alcune domande e tentare di sbozzare alcuni spunti di riflessione.
Che cos'è la povertà? Da dove ha origine? Come si può fronteggiare?
Ha caratteristiche e dimensioni di una catastrofe, ma la povertà non è un fenomeno naturale imprevedibile e inevitabile come un terremoto o uno tsunami. E' un fenomeno sociale di cui quindi sarebbe possibile individuare l'origine e sradicarne le cause, se lo si volesse e ci fossero energie sufficienti impegnate a farlo.
C'era chi pensava e c'è chi tuttora pensa che la povertà sia colpa dei poveri che, indolenti ed ignoranti, non sono capaci di provvedere a se stessi. A questa visione faceva riferimento la prima legislazione in materia di povertà che ha preso le mosse in Inghilterra nel 1597. C'è chi pensa che da che mondo è mondo "l'eliminazione della povertà non può essere pensata se non in riferimento al potere che un gruppo sociale impone agli altri". Venendo ai giorni nostri, c'è chi pensa, che la povertà sia dovuta a disfunzioni del sistema economico e della organizzazione sociale, sicché per ridurla o eliminarla basterebbero alcune correzioni al sistema. C'è infine chi pensa che la povertà sia l'altra faccia della ricchezza, che sia generata cioè dal modo stesso con cui si produce ricchezza. In effetti è difficile non vedere che ci troviamo in un sistema che toglie a molti, anzi a moltissimi, addirittura ai più, per arricchire pochi, anzi pochissimi; che assistiamo alla crescente concentrazione della ricchezza e al dilagare della povertà; che i ricchi diventano sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri, secondo una frase divenuta comune. Dal 2008 ad oggi "i 10 milioni di supermiliardari del mondo hanno accumulato una ricchezza che Susan Gorge ha stimato in 24,7 triliardi di dollari. Una cifra a 11 zeri".
Sembra dunque necessario che insieme alla lotta alle povertà si sviluppi la lotta alle disparità sociali e si avvii una improcrastinabile lotta per la giustizia sociale e i diritti umani. Occorre cioè avere sempre presente che va modificato radicalmente il modo di produrre e consumare beni e servizi. Questi dovrebbero essere doveri in primo luogo della classe politica, ma è evidente che da molti anni l'azzeramento della povertà non è una priorità. Stiamo assistendo ad un disinteressamento dei vertici nei confronti di queste tematiche. E di conseguenza siamo noi cittadini, noi che costituiamo la società civile, a dover fare la nostra parte. Se infatti modificassimo i nostri comportamenti ed i nostri consumi le modalità della produzione non potrebbero non cambiare dovendo essa adeguarsi alle modificazioni della domanda. Se affidassimo i risparmi al circuito della finanza etica, sottrarremmo risorse alla speculazione finanziaria che è un modo nuovo con cui si impoveriscono tantissimi per arricchire pochissimi, che "L'economista americano James Galbraith ha definito "la più gigantesca truffa della storia". A proposito della quale un economista italiano, Bruno Amoroso, asserisce che "non era mai successo che fosse perpetrato un furto di risparmi di milioni di persone senza che nessuno fosse in grado di reagire".
Si tratta di un impegno di lunga lena, che richiede una mobilitazione vasta e tempi non brevi.
Chi versa in condizioni di estrema indigenza non può attendere però che cambi il mondo per avere una casa in cui riparare, degli abiti da indossare, del cibo per nutrirsi, istruzione per avere consapevolezza di sé e dei propri diritti. Con quanti hanno queste esigenze bisogna attivare senza indugio percorsi di riscatto, secondo modelli di intervento basati sulla partecipazione attiva degli interessati. Il fenomeno della povertà va insomma affrontato con due approcci distinti, ma fortemente collegati, uno di medio-lungo termine ed uno immediato. Senza il primo la "lotta" sarebbe impari e continuerebbe ad essere perdente, senza il secondo nemmeno si riuscirebbe a dare senso e significato al primo.
Per discutere di tutto ciò, per scambiarci informazioni ed esperienze, per mettere a fuoco la possibilità di moltiplicare gli interventi di attivazione dei percorsi di riscatto di chi sta soccombendo sotto l'indigenza estrema, ti invitiamo a venire il 17 ottobre dalle ore 18.00 in poi sotto i Portici di Piazza Vittorio all'altezza dei civici 120-136 (tra Via Buonarroti e Via Leopardi). Oltre che un contributo di idee e di passione, potrai portare quanto pensi possa essere utile (tende, indumenti, copricapo, sciarpe, thermos, etc.) per un soccorso immediato a chi vive nella strada o comunque in condizioni disperate. Ne concorderemo insieme l'utilizzo. Potrai soprattutto dichiarare la tua disponibilità a coinvolgerti in una campagna contro la povertà con le tue competenze e con le modalità che riterrai possibili. Potrai, volendolo, indicare le ore al giorno, o alla settimana o al mese che potrai dedicarvi.
Ti aspettiamo.
primo piano
Verso il 15 ottobre: United for global change
Si svolgerà a Roma sabato 15 ottobre la Giornata europea e internazionale di mobilitazione e lotta alle politiche anticrisi dei governi pagate dai più deboli e che peggiorano la qualità della vita e della democrazia, "United for global change". Sulla scia degli indignados spagnoli e americani ancora a wall street, la giornata di mobilitazione coinvolgerà più capitali europee e del Mediterraneo. Soggetti organizzati, alleanze sociali, gruppi informali e persone mobilitate per un'altra economia, un'altra società e una democrazia vera.
In preparazione del 15 ottobre FOCUS-Casa dei Diritti Sociali, l'Associazione degli Avvocati europei democratici e i Giuristi Democratici stanno predisponendo l'attivazione del Legal Team e chiamano gli avvocati ad attivare la rete.
Come già in precedenza, per il G8 a Roma o la Manifestazione Nazionale Antirazzista il nostro "Centro di orientamento e prima accoglienza Esquilino" in via Giolitti 225 supporta il Legal Team.
SALVA VITA
Durante una grigliata, Ingrid è inciampata e caduta. E 'stato offerto di chiamare un'ambulanza, ma lei ha assicurato a tutti che era OK ed era inciampata solo a causa delle sue scarpe nuove. Era un po 'pallida e traballante, è stata aiutata a ripulirsi e le è stato portato un altro piatto di cibo. Ingrid trascorse il resto della serata felice e gioiosa. Più tardi il marito di Ingrid chiamò per dire che sua moglie era stata portata in ospedale. Ingrid è morta alle 23.00 di quella sera. Aveva avuto un ictus durante la grigliata. Se i suoi amici avessero saputo come interpretare i segni di un ictus, Ingrid potrebbe essere ancora viva oggi. Alcune persone non muoiono immediatamente. Spesso rimangono a lungo in una situazione disperata. Si richiede solo 1 minuto per leggere quanto segue ... Un neurologo ha detto che se riesce a intervenire entro 3 ore su una vittima di ictus, potrebbe annullarne gli effetti. Ha detto che il trucco sarebbe quello di riconoscere un ictus, per diagnosticare e curare i pazienti entro 3 ore, ma questo non è facile. Riconoscere un colpo: ci sono quattro fasi da cui si riconosce un ictus. -Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà). -Chiedere alla persona di pronunciare una semplice frase (per esempio: "E 'molto bello oggi."). -Chiedere alla persona di alzare entrambe le braccia (lei non può o solo parzialmente). -Chiedere alla persona di tirar fuori la lingua (se la lingua è storta, torsione a destra e a sinistra, è anche un segno di un ictus.) Se lui o lei ha problemi con uno di questi passi, chiamare immediatamente un'ambulanza e descrivere i sintomi della persona al telefono. Un cardiologo ha detto che se si mettono quante più persone possibile al corrente di ciò, si può essere sicuri che qualsiasi vita - forse anche la nostra - può essere salvata. Inviamo quotidianamente tanta "spazzatura" attraverso la rete, ma a volte si può intasare con qualcosa di significativo, non è vero? Se è altrettanto importante per te ... copialo in modo che possa raggiungere più persone che potrebbero cambiare il destino di chi è colpito dall'ictus
Mi piace · · 37 minuti fa ·
Richiesta Doverosa
TERRACINA: PATRIMONIO DELL'UMANITA'?,
CERTO CHE SERVE, MA DEVE ESSERE INCORNICIATA ALL'INTERNO DI UN VERO PROGRAMMA TURISTICO --CHE PARTA IN PRIMIS DALLA MENTALITA' DI TUTTI I CONSIGLIERI COMUNALI, DI TUTTE LE ISTITUZIONI, SCUOLE DI OGNI GRADO COMPRESE, E DI TUTTA LA NOSTRA COMUNITA'-- E' UN CRIMINE CHE SE NE PARLA DA MOLTI ANNI E MAI ABBIAMO AVUTO LA STOFFA DI DARE ALLA NOSTRA BELLISSIMA CITTA' UNA DECLINAZIONE DEGNA PER DARE UN TESSUTO ECONOMICO
CHE PERMETTA PIU' LAVORO PER I GIOVANI E NON SOLO.
giù le mani dai nostri comuni
Giù le mani dai Comuni. Più forte il tuo Comune più forti i tuoi diritti"
Continua la mobilitazione permanente dei Comuni italiani contro lo stravolgimento della vita nelle comunità locali voluta dalla tardiva e recessiva manovra economica varata dal governo. Si è svolta a Milano il 29 agosto la manifestazione che ha visto la partecipazione di più di 1000 sindaci, di tutti i partiti, arrivati con la fascia tricolore.
La manovra appena approvata dal Governo, mette a rischio la storia e l'identità democratica di circa 1950 Comuni italiani, riduce sconsideratamente la composizione dei Consigli degli altri Piccoli Comuni e, imponendo una ulteriore e pesante riduzione dei trasferimenti a tutti i Comuni, fa saltare i servizi pubblici locali ed incentiva la frammentazione sociale.
I Comuni propongono di dimezzare il numero dei parlamentari, di rivedere il patto di stabilità e premiare gli enti virtuosi. A seguito della grande manifestazione di Milano, aperture di dialogo da parte del Governo ci sono state, ma una soluzione ragionevole non è vicina. Ed è del 30 agosto la richiesta, diffusa dall'Anci, che chiede al presidente del Consiglio dei Ministri e ai ministri Maroni, Calderoli e Tremonti, nonché al presidente della Commissione Bilancio del Senato Azzolini "una convocazione immediata per una nuova, veloce e propositiva fase di miglioramento della manovra economica, nella parte che riguarda i Comuni".
Rinascita Terracina: Pensioni d'oro, tutti i nomi
Pensioni d'oro, tutti i nomi
Libri:vietato scontare
Norma anti Amazon: mai più sconti oltre il 25% sui libri
Roma 1 Agosto 2011
Una norma appena approvata al Senato in via definitiva fissa un tetto agli sconti che le librerie possono fare sui libri (fisici e digitali). È la legge Levi 1, ma è già nota non ufficialmente come "legge anti Amazon", perché sembra pensata soprattutto per ridurre la possibilità dei grandi negozi on line - come quello del gigante americano Amazon - di fare grossi sconti sui libri. Il provvedimento arriva tra le polemiche di consumatori ed esperti: si teme che l'effetto sia il rincaro del costo dei libri.
La legge stabilisce che le librerie non potranno più fare sconti liberi, ma al massimo il 15 per cento sui prezzi di copertina. In casi particolari, si potrà arrivare al 20 per cento come per le offerte all'interno di un salone del libro o destinate ad organizzazioni no profit, biblioteche, musei pubblici, scuole. Il tetto passa al 25 per cento in un caso eccezionale, come le campagne promozionali realizzate direttamente dagli editori, e per massimo un mese; ma non saranno possibili a dicembre, ovvero sotto il periodo natalizio.
Ibs e Amazon saranno i più colpiti dal provvedimento. I negozi online riuscivano infatti a fare gli sconti migliori, grazie alla vendita per corrispondenza e a buone economie di scala. Lo dice esplicitamente l'editore Giuseppe Laterza: "La legge consente ai rivenditori indipendenti di mettersi al riparo dalla concorrenza selvaggia e dalle massicce campagne di sconto delle grandi catene, dei supermercati e dei siti di vendita online come Amazon". Non a caso, Ibs sta reagendo con la campagna 'Fuori tutto', con sconti del 75 per cento su 150 mila prodotti, prima che entri in vigore la legge.
Resta un' incognita: la legge non rischia di danneggiare i consumatori e l'e-commerce italiano? Ma per le associazioni dei consumatori non ci sono dubbi: Vincenzo Donvito, presidente di Aduc, si scaglia contro una norma che ritiene dannosa per i lettori e il mercato.
C'è anche chi nota una contraddizione con la campagna dello stesso governo, mirata a far leggere più libri. I liberali dell'Istituto Bruno Leoni hanno avviato una petizione per convincere il presidente Napolitano a non firmare la legge, perché contrasterebbe "con l'art. 41 della Costituzione e si profila come irragionevole secondo l'articolo 3 della Costituzione, restringendo - si legge nella petizione - il mercato dei libri e rendendolo meno accessibile a quanti oggi, tra la popolazione meno abbiente, vengono agevolati all'acquisto da sconti invitanti". Secondo i firmatari, la legge contrasterebbe anche con il principio comunitario di libera concorrenza.
CLEPTOMANE IN PARLAMENTO ?
L' AGCOM Censura del 6 luglio
L'Agcom mette il bavaglio ad Internet
Roma 30 Giugno 2011
Guai in vista per il web italiano: il prossimo 6 Luglio verrà approvata la delibera firmata dell' Agcom (668/2010) che permetterà all'Autorità Garante di chiudere qualsiasi sito web sulla base di semplici segnalazioni di violazione del copyright.
Un intervento che suscita reazioni e chiavi di lettura contrapposte. Da una parte c'è il mondo degli addetti ai lavori del settore dell'industria culturale e dell'intrattenimento, che ritengono indispensabile bloccare le piattaforme digitali illegali per tutelare il diritto d'autore. Dall'altra si è mobilitata una vasta rete di associazioni, studiosi, esperti e difensori del web libero che parlano apertamente di "censura della Rete" una mobilitazione che passa soprattutto attraverso Twitter, Facebook e vari siti Internet.
La soluzione individuata dall'Agcom guidata da Corrado Calabrò ha fatto insorgere il web, per la scelta di creare una procedura rapida e solo amministrativa per individuare possibili violazioni del diritto d'autore e intervenire, anche con ordini di rimozione di contenuti e con il blocco di interi siti. Di fronte a una richiesta all'Agcom, il titolare di un sito o un blog avrebbe 48 ore di tempo per rimuovere contenuti ritenuti illegali, cinque giorni per un contraddittorio e, infine, la prospettiva di venir cancellato dal web.
In poche parole, sarà possibile far chiudere un sito senza alcuna prova reale e tangibile di violazione, con la reale possibilità a questo punto che Agcom diventi a tutti gli effetti una sorte di tribunale.
Una delibera, dunque, dalle basi giuridiche dubbie e considerate senza precedenti in quanto potrebbero portare a una censura su internet che non ha paragoni nel mondo civile.
Le più importanti associazioni per la tutela dei consumatori hanno già dichiarato di voler far ricorso al TAR del Lazio nella speranza che la delibera venga bloccata dal giudice amministrativo, diversamente la lotta contro la decisione dell'Agcom dovrà essere portata a Bruxelles. Antonio Alla
La vergogna fatta Persona
"noi della lega non facciamo parte di queste porcherie." Speriamo che il popolo (quello delle ultime consultazioni specialmente referendarie) continui a ...capire in quale tranello anestetizzante da ormai molto, troppo tempo è rimasto vittima.
Napolitano e i ... Rifugiati
Giornata rifugiato. Napolitano: no a egoistiche chiusure nazionali
"Non è immaginabile che ci si possa adagiare o attardare in egoistiche chiusure nazionali; che ci si possa illudere di esorcizzare così la realtà che preme alle nostre porte, la pressione che si trasmette da un continente all'altro per effetto dell'aspirazione alla pace e alla vita che muove tanti diseredati". Lo ha detto il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, intervenendo alla Giornata mondiale del rifugiato che si è celebrata lo scorso 20 giugno in occasione del 60esimo anniversario della convenzione di Ginevra.
Napolitano ha poi sottolineato che "dovunque, anche in Italia si deve prendere più largamente coscienza della persistenza, della possibile ulteriore estensione del flusso dei rifugiati, della dimensione mondiale del fenomeno e della responsabilità cui nessun paese civile può sottrarsi". Nel nostro Paese urgono interventi volti a "colmare i vuoti che ancora presentano la nostra legislazione nazionale e il nostro sistema di accoglienza, protezione e integrazione".