BERLUSCONI 26°esima Parte (Uomo di parola)
coinvolgimento
strutturale”. Davvero sottile, ma non male per essere minimale! E sentite cosa
avrà modo di dichiarare la parlamentare di Forza Italia Cristina Matranga :
“Dicono che Previti è l’avvocato degli affari illegali di Berlusconi? E' vero.
. .”.
ll 21 maggio 1992 il
magistrato palermitano Paolo Borsellino rilascia a un giornalista francese quella
che sarà l’ultima intervista. Una
intervista che Rai news 24 trasmetterà diverso tempo dopo, senza che succeda
niente. Tutto finirà nel dimenticatoio. Nell’ intervista Borsellino
parla, senza sbilanciarsi troppo, in quanto inchieste sono in corso o possono
essere ancora in corso, di Vittorio Mangano, Marcello Dell'Utri e, a domanda
del giornalista., di Silvio Berlusconi. Proprio alla fine il giornalista chiede: “C'è una inchiesta ancora
aperta`?”. Borsellino risponde: “So che c’è una inchiesta ancora aperta”.
Giornalista, in francese: “Su Mangano e Berlusconi a Palermo?”. Borsellino:
“Si”. Un paio di mesi dopo Paolo Borsellino viene ucciso dalla mafia in un
attentato. Dell’inchiesta non si sa più nulla.
Il 20/l0/ll993 Silvio
Berlusconi, in una intervista a Epoca,
afferma: “Noi non abbiamo giornali-partito. Noi non teorizziamo né tantomeno
pratichiamo l’informazione come strumento di ricatto politico. I nostri sono
eccellenti prodotti editoriali, non fabbriche di consenso o, quel che è peggio,di
calunnie, di derisione, di disprezzo. Non ho mai usato ne mai userò i miei
mezzi di comunicazione per scatenare campagne di aggressione contro un
concorrente, ne diffamare chi non è d'accordo con me. Lascio questi metodi ad
altri”. Davvero un “uomo” di parola!
“Infatti” dopo l'entrata in politica giornali e tv berlusconiane (le
sue, ma non solo, tre reti tv, Il Giornale, Libero, Il Foglio) si trasformeranno
in formidabili strumenti di attacco, aggressione e spesso di diffamazione. Memorabile,
indimenticabile, come vedremo più avanti, la bufala di “Telekom Serbia”!
Ma questa intervista
in effetti annuncia il suo intervento in politica. Smentita in continuazione, fino
a quando, agli inizi del 1994, non va ad
annunciare la costituzione del partito-azienda di Forza Italia e, dagli schermi
della tv il 26 gennaio ”94, la sua “Discesa in campo”. Ufficialmente per “salvare
l’Italia, per un nuovo miracolo economico”, ma in effetti, visto che le cose
non stanno andando molto bene in tutti i sensi, per salvare le sue aziende e
lui stesso dalle inchieste che stanno proliferando, come lo stesso Berlusconi
aveva già confermato a Biagi e Montanelli. Ma non possiamo neppure
dimenticare quello che dissero i suoi
stessi amici più vicini. Giuliano
Ferrara a La Stampa il 25/2/94:
“Sì, Berlusconi è entrato in politica per impedire che gli portassero via la roba. Tenta di evitare che gli scippino
insieme la sua impresa e la sua libertà di imprenditore”. Marcello Dell’Utri il 28-12-94: “Silvio Berlusconi e entrato in
politica per difendere le sue aziende”. Ma il migliore è il suo amico d'infanzia Fedele Confalonieri a Repubblica il 25/6/2000: “La verità è che,
se Berlusconi non fosse entrato in politica, se non. avesse fondato Forza
Italia, noi oggi saremmo sotto un
ponte o in galera con l’accusa di mafia. Col cavolo che portavamo a casa il proscioglimento
nel lodo Mondatori!”Più chiaro di così poteva essere! Quanto a forza Italia, in
effetti non è nata nel gennaio '94, ma qualche mere prima. Ma questa è un’altra
interessantissima storia che racconteremo a parte.
Sempre nel gennaio
1994 viene estromesso dalla direzione de “ll Giornale” il suo direttore Indro Montanelli.
“Il Giornale” era stato gentilmente regalato nel °92 da Silvio Berlusconi al
fratello Paolo, allo scopo di aggirare la legge Mammì, che vietava la proprietà
di network televisivi e giornali quotidiani. Ma, in verità, il vero padrone è
sempre stato Silvio che, visto che Montanelli non voleva allineare il
quotidiano a sostegno del partito della Fininvest, ha pensato bene di farlo fuori.
Il fratello Paolo si è segnalato solo per questa barzelletta allusiva: “Al mio
paese c’è un signore molto vecchio che cade dal decimo piano e non si fa niente.
Poi finisce sotto una macchina e non si fa niente. Poi cade in un tombino e non si fa niente. Alla fine abbiamo dovuto abbatterlo”.