I ...piccoli uomini?

La storia del tragico terremoto dell'Aquila si è arricchita di un'altra pagina drammatica,

anche se chiarificatrice di tanti dubbi e sospetti: le indegne parole di Bertolaso contenute nelle ultime intercettazioni riguardanti la Commissione grandi rischi, quella che dichiarò di stare tranquilli che una scossa devastante non ci sarebbe stata. Questo il testo:

"Bisogna zittire qualsiasi imbecille, placare illazioni, preoccupazioni. Ti mando i luminari del terremoto in Italia. Li faccio venire all'Aquila o da te o in prefettura... Decidete voi, a me non me ne frega niente... In modo che è più un'operazione mediatica, hai capito? Così loro, che sono i massimi esperti di terremoti, diranno: è una situazione normale... sono fenomeni che si verificano... meglio che ci siano cento scosse di 4 scala Richter piuttosto che il silenzio, perché cento scosse servono a liberare energia e non ci sarà mai la scossa quella che fa male... e che non è perché siamo spaventati o preoccupati, ma è anche perché vogliamo tranquillizzare la gente. E invece di parlare io e te … facciamo parlare i massimi scienziati nel campo della sismologia".

Tre giorni dopo il terremoto Bertolaso, parlando con Letta, si preoccupa di come fare a dare più visibilità a Berlusconi durante i funerali delle vittime:

Letta: "Ma così Berlusconi diventa il quinto, il sesto".

Bertolaso:"No, io ti stavo per chiamare, infatti, per dirti che non è affatto detto. Non sono dei funerali di Stato. Sono funerali solenni. Ritengo di poter immaginare che, se facciamo capire al presidente di Camera e Senato che è bene che mantengano gli impegni che hanno, dovrebbero riuscire a farlo, no? Ci penso io, fammi lavorare".

Queste intercettazioni hanno sgomberato il campo dal come sono andate realmente le cose, evidenziando menzogne e cinismo di un modo di fare attento sopratutto, tra lutti e macerie, a sfruttare una tragedia nazionale in un indecente spettacolo mediatico a uso e consumo del "grande illusionista".