Movimento Salvemini, ha avanzato la sua candidatura nelle
liste di Forza Italia, su sollecitazione dello stesso Salvemini che a tale
scopo aveva convocato una riunione”.
11 27-28 marzo 1994
Silvio Berlusconi, alla guida di una coalizione di centrodestra denominata umoristicamente
“Polo delle libertà”, vince le elezioni politiche e diventa presidente del
consiglio. Nel governo del piduista Berlusconi, tessera l8l6, trova posto quale
ministro dei Trasporti l’ex democristiano e neofascista Publio Fiori, tessera
1878. Alla presidenza della Commissione Affari costituzionali della Camera
Gustavo Selva, tessera 1814. Selva ha la particolarità di essersi affiliato alla
P2 il 26 gennaio 1978, lo stesso giorno dell’affiliazione del “fratello” Silvio
Berlusconi.
Il fatto che Berlusconi sia entrato in politica per pararsi
le spalle non esclude per niente che le
indagini della magistratura continuino, (com’è ovvio) sempre per fatti
precedenti, e non, come dirà lui, perché era diventato presidente del
consiglio. E’ il fratellino Paolo a finire sotto i riflettori. Già nel novembre ”99
la Procura di Roma si era interessata a Paolo Berlusconi per via di strane
compravendite nella nuova cittadella di Milano 3, dove diversi edifici
sono stati comprati Inadel e dall’Inail,
con l’immancabile giro di tangenti. Il 30 marzo 1994 entra in azione anche la
Procura di Brescia, dove “Paolo Berlusconi è stato interrogato dal sostituto
procuratore di Brescia Guglielmo Ascione, e ha scoperto di essere sotto
inchiesta per corruzione e violazione della legge sul finanziamento pubblico ai
partiti. Al centro di tutto c'è un
business immobiliare da 20 miliardi, concluso il 17 luglio 1991 dal gruppo
Fininvest con l’Inadel l'lstituto di
assistenza dei dipendenti degli enti
locali. Un affare denunciato alla Procura della Repubblica di Brescia dai
consiglieri del Pds di Desenzano. Li, infatti, si trova un grande centro
commerciale acquistato nel 1989 dalla Standa e dai Cantieri riuniti per circa
11 miliardi,e rivenduto all`ente pubblico, meno di due anni dopo, a quasi il doppio.
Nel aprile *'94 anche
la Procura di Milano, dopo averlo arrestato, dispone il rinvio a giudizio di Paolo
Berlusconi per corruzione: secondo l’accusa “avrebbe versato tangenti del 5%
all’ex funzionario Cariplo Giuseppe Clerici, a sua volta inquisito, per
sboccare la vendita di tre palazzi di Milano 3 al fondo pensioni della Banca.
Un affare da 22 miliardi, con mazzette per 1.227 milioni, 60 dei quali pagati in nero
attraverso fatture false”.
Nel maggio 1994 la Procura di Milano muove una nuova accusa
di corruzione aggravata a carico di Paolo Berlusconi per una tangente di 800
milioni pagata agli del Comune di Pioltello,
nei pressi di Milano, nel 1988, e grazie alla quale la Edilnord aveva ottenuto
l’edificabilità di alcuni terreni agricoli di sua proprietà. Nel luglio '94 il
fratellino del presidente del consiglio viene di nuovo arrestato con l’accusa
di aver ripetutamente corrotto la Guardia di Finanza: centinaia di milioni di
mazzette per eludere e addomesticare i controlli dei finanzieri. presso tre società
del gruppo Fininvest (Mondatori, Videotime e Mediolanum). Paolo Berlusconi
ammette le bustarelle (già confessato dai militari corrotti), ma parla ai
magistrati di “imposizioni” dei finanzieri, dichiarandosi vittima di “altrui
pretese concessive”. Le dichiarazioni di
Paolo Berlusconi verranno definite dai magistrati “molto poco convincenti”. E
siccome non sono convincenti, Paolino si prende tutta la colpa: “...Solo io
potevo gestire quei fondi neri, e nessun dirigente delle varie società ne era a
conoscenza. . .Ero io che autonomamente ho deciso di costituire questo fondo
nero”.
In una intervista
pubblicata dal quotidiano inglese “Herald Tribune”, Silvio Berlusconi,
presidente del consiglio in carica difende il fratellino. Ammette,bontà sua ,le bustarelle Fininvest pagate alla Guardia
di Finanza per addomesticare i controlli fiscali ma, a suo dire, si sarebbe
trattato di somme “estorte” al fratello Paolo dai voraci finanzieri. Comunque
erano somme “ridicolmente piccole”, e lui, Silvio, non ha mai saputo
assolutamente nulla delle bustarelle da centinaia di milioni, pagate ai
finanzieri talmente in segreto da essere versate a sua insaputa, e senza che
mai lui venisse informato!