Lettera
aperta al presidente di Unicoop Tirreno,
Marco
Lami
Le quattro pagine di Nuovo Consumo, gennaio-marzo,
della Sua sfida del 2016. Lei
si è sforzato di essere chiaro e diretto rispetto al percorso e all’obiettivo,
anche con l’aiuto del direttore Massimo Lenzi di una “operazione
finanziaria” che vede coinvolte alcune
COOP tra cui anche Terracina. L’unica cosa chiara che Lei afferma è che
“l’operazione” porterà 25 milioni di euro nelle casse di Unicoop; per il resto
le quattro pagine, a parte alcune ideuzze per “confondere” il prossimo, non
fanno altro che dire: nulla, ma proprio
nulla cambierà anzi, tutto migliorerà. E via, a cominciare dai prezzi bassi per
i Consumatori e per i Soci. Abbiamo letto sulla stampa locale : “LO SPEZZATINO COOP E’ SERVITO” e, dal mese di maggio tutto passerà nelle mani della “ Svm srl.“
Complimenti, per il coraggio, signor Presidente. Terracina non merita di
rimanere senza Coop; molti, dagli anni 90 abbiamo fatto una scelta di campo e
da sempre difendiamo la nostra Coop dagli attacchi che provengono da tutte le
direzioni. Quì la concorrenza del mercato è diventata insostenibile,
aggiungiamo che i circa 50? dipendenti sembrano troppi, con qualche mela marcia?
come dappertutto, e allora cosa fate? Irresponsabilmente prendete la
scorciatoia dello spezzatino, facendo cassa. Per noi di
Terracina affrontare queste problematiche con una ristrutturazione generale e, con un piano di
rientro a tempo, che arrivi anche a diminuzione, in %, dell’orario di lavoro del personale,
qualche trasferimento, ecc. Noi, che veniamo da lontano, comprendiamo
l’efficacia delle liste separate, delle sezioni Soci, però non bisogna
abusarne; Lei condivide il direttore
Massimo Lenzi: “se i soci non leggessero questo articolo, non si accorcerebbero
di nulla, non noterebbero il minimo cambiamento.” Quindi ci sono anche altri
Soci oltre a quelli delle liste, giusto? E considerato
che siamo in molti, non vogliamo essere trattati come Attori passivi
anzi, meritiamo rispetto, perché tutti i Soci sono i Vostri datori di lavoro
e, per questa scelta di fondo dovrebbe esser prevista, preventivamente,
una assemblea generale dei Soci locali del territorio, non solo dei delegati e,
non a “decisione” già presa? dall’alto.
Presidente Lei ha usato anche: “rivoluzione copernicana” se è riferita solo
agli alimenti, a proposito togliamo dal nostro marchio i prodotti con olio di
palma e di cocco ricchi di grassi saturi
negativi per l’organismo, è cosa positiva, se è usato anche per tutto il resto, cioè per la Sua sfida
del 2016, non va bene perché si snatura il DNA della Coop, e ci ricorda che è
stata già usata dalla “nostra” area culturale ed ha prodotto danni ingenti che
stiamo ancora pagando in termini di Democrazia, Libertà, Diritti, non solo noi,
ma all’Italia intera.
Buon lavoro dalle associazioni
e dal presidente Antonio Alla.