Amministratore Antonio Alla
Rinascita Terracina: SIRIA, RUSSIA, FRANCIA, PUTIN, OBAMA, MERKEL, ASSA...
Rinascita Terracina: SIRIA, RUSSIA, FRANCIA, PUTIN, OBAMA, MERKEL, ASSA...: Siria, Chiesa: “Putin combatte l'Isis. Obama pensa ad Assad e alla Merkel col Dieselgate" 01 ottobre 2015, “L’America sta ...
SIRIA, RUSSIA, FRANCIA, PUTIN, OBAMA, MERKEL, ASSAD : TERZA GUERRA MONDIALE?
Siria, Chiesa: “Putin combatte l'Isis.
Obama pensa ad Assad e alla Merkel col Dieselgate"
01 ottobre 2015,
“L’America sta perdendo
il controllo del potere mondiale e la Russia lo sta dimostrando. Putin in Siria
sta facendo ciò che in 4 anni non è riuscito alla coalizione occidentale e sta
portando avanti una straordinaria operazione politica. In Germania l’hanno
capito”. La premessa serve per inquadrare i fatti e leggerli in controluce:
nella conversazione con Intelligonews Giuletto Chiesa,giornalista e
scrittore, spiega il perché dei raid russi in Siria e gli errori di Washington.
Con un suggerimento a Renzi.
Raid
aerei russi in Siria. Come giudica l’iniziativa di Putin e cosa ci si deve
aspettare?
«La situazione mi pare chiarissima e lo è
altrettanto il campo da gioco: lo scacchiere è completamente cambiato nel
momento in cui la Russia ha deciso di entrare in campo e ha rotto tutta la rete
di menzogne costruite in questi anni. I dati della cosiddetta coalizione
occidentale parlano chiaro e dicono che è da quattro anni che bombardano il
regime di Assad e la Siria, cioè uno Stato sovrano, senza riuscire a far cadere
Assad. La Russia cambia scenario quando decide di colpire tutti i nemici di
Assad, ovvero i cosiddetti ribelli e i miliziani del Daesh senza alcuna
distinzione. Vorrei sottolineare un dettaglio molto importante che non viene
considerato: la Russia in questo momento, dal punto di vista della legalità
internazionale, è l’unica ad avere la legittimità di sorvolare i cieli della
Siria perché in accordo con il governo siriano. Tutti gli altri - Francia, Gran
Bretagna, Turchia e Stati Uniti d’America - non hanno alcun diritto di fare ciò
che hanno fatto. Tutto questo è stato capovolto dalla decisione di Putin».
A
questo punto Obama in quale situazione si trova? Oggi Kerry ha attaccato Putin,
c’è un rimpallo di accuse.
«Direi che la situazione è comica… Ho letto
stamani il New York Times, ascoltato le dichiarazioni del portavoce della Casa
Bianca e quelle di Kerry. Qui siamo di fronte al fatto che il più importante
Paese del mondo sta balbettando cose incongruenti – e la stampa italiana gli va
dietro - perché non c’è un filo di ragionamento che sta in piedi. La
Russia bombarda i terroristi senza distinguere tra Isis e ribelli; noi sappiamo
che l’Occidente ha armato gli uni e gli altri; sappiamo che l’obiettivo degli
Stati Uniti non è quello di abbattere il terrorismo ma quello di abbattere
Assad. E c’è la prova».
Quale?
«Tre anni e mezzo fa, ovvero quando veniva
avviata la guerra in Libia, il presidente degli Stati Uniti attualmente in
carica emise un decreto presidenziale che negli Usa ha valore di decisione
ufficiale dello Stato americano, in cui si dichiarò che il governo siriano era
nemico della sicurezza nazionale degli Stati Uniti, nientepopodimenoche…
Quindi, la dichiarazione di guerra alla Siria Obama l’ha fatta prima che
esplodesse la guerra civile e l’ha voluta il presidente americano col suo
decreto presidenziale anche se non si è mai saputo in base a cosa e perché. Il
dato oggettivo è che tre anni e mezzo la fa la Siria è stata considerata un
pericolo per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e – ripeto – nessuno ha
mai spiegato come, dove e quando. A questo punto gli Usa possono solo
raccontare la favole del lupo di fronte all’iniziativa russa».
Al di
là del’Isis, qual è l’operazione politica di Putin. Massimo Cacciari a
Intelligonews sostiene che la Russia si sta riprendendo il ruolo imperiale che
culturalmente e storicamente aveva. Condivide?
«Sono molto poco propenso a questo tipo di
interpretazioni che ignorano i fatti. I tempi sovietici sono finiti da 24 anni;
riproporre il discorso del ruolo imperiale della Russia la considero una
sciocchezza. Quando qualcuno mi dirà che gli Usa hanno un ruolo imperiale,
allora sarò disposto a ragionare sull’imperialismo. La verità è che gli
americani stanno facendo un’operazione di destabilizzazione in Medio Oriente
che sta producendo una serie di effetti molto gravi sugli equilibri
internazionali e i primi a saperlo dovremmo essere noi europei, non so se
qualcuno se n’è accorto. Putin sta facendo certamente un’operazione politica su
due direttrici. La prima: da un lato presentarsi all’Europa come il difensore
dell’Europa contro la grande ondata migratoria. Questa è una grande operazione
politica che considero saggia. Putin fa politica e sta ottenendo risultati
perché la Germania sta in sintonia con questa visione. La seconda: certamente
una estensione del contagio islamista fanatico preoccupa anche la Russia che in
casa sua ha 25 milioni di musulmani e non vuole essere troppo contagiata.
Colpire il fondamentalismo sunnita è diventata
una priorità anche per la Russia e del resto Putin ha detto chiaramente che si
tratta anche di una misura difensiva. Non è che c’è qualcosa dietro; è tutto un
unico problema. L’America si è mossa in modo scomposto, assolutamente
distruttivo e la Russia interviene per fermarla. E ci sta riuscendo perché se
la Russia comincia a bombardare i ribelli siriani e il Daesh l’avanzata
dell’Isis verrà fermata».
C’è chi
sostiene che siamo alle porte della terza guerra mondiale. Scenario
apocalittico o verosimile?
«Gli scenari apocalittici sono talmente
evidenti che perfino il Papa è già la terza volta che ne parla e meno male che
chi guarda le cose per il verso giusto. Io lo dico da tempo e sono contento di
non essere più da solo. Il pericolo c’è, così come quello della ripresa della
guerra in Ucraina, ma gli Usa dovrebbero stare attenti perché in Europa, la
Germania non è disposta ad andare nella stessa direzione; quindi uno dei
problemi di Washington è tenere insieme il rapporto tra Usa ed Europa. L’ho
detto ieri alla Gabbia e lo ripeto oggi a Intelligonews: sono convinto che lo
scandalo Volkswagen sia un modo per mandare un avvertimento americano ai
tedeschi affinchè rientrino nelle righe. Pensano che la Merkel sia uscita un
po’ fuori; vediamo se ci riusciranno».
In
tutto questo l’Italia che ruolo gioca? Se dovesse dare un consiglio a Renzi
cosa gli suggerirebbe?
«Se potessi dare un suggerimento al signor
Renzi gli direi che la cosa più saggia da fare è affiancarsi alla Germania
perché il nostro interesse europeo è non rompere con la Russia ma riprendere il
rapporto di partenariato, perché si tratta di un fornitore di energia
importante e perché rappresenta il nostro gigantesco mercato vicino di casa. La
Germania ha chiarissime queste cose. La realtà è che l’America vive
dell’illusione di un potere che non ha più e la Russia sta dimostrando che è
così. Ed un altro Paese che lo sta dimostrando è la Cina, mentre gli Usa stanno
perdendo il controllo del potere mondiale».
Iscriviti a:
Post (Atom)