I CRIMINI INDICIBILI DEL PASSATO.



A Remo : PER NON DIMENTICARE ...... MAI; AFFINCHE' NON RITORNI MAI PIU'
06/01/2008
Egregio Signore Aldo……….
sono Remo Alla, un alunno che frequenta la 3° media della
Monti-Mameli di Terracina. Le scrivo per esprimerle le emozioni e i sentimenti che ho provato mentre parlava della sua vita.
Quando è entrato mi è sembrato molto calmo, forse troppo. Ma appena ha iniziato a parlare, i suoi occhi sono diventati lucidi e quasi si vedeva la storia che narrava; tanto era profonda l’emozione, che in un momento mi è sembrato di essere immerso nella sua vicenda come se l’avessi vissuta io in un'altra vita. Allora credo di aver capito che stava parlando di una tragedia che è piena di vecchi e brutti ricordi che con difficoltà possono essere raccontati a parole, ma riescono a trasmettere, come dicevo prima, un’emozione grandissima che ti prende dentro e ti permea tutto. Ci ha fatto capire fino in fondo la sua storia con tutte le sofferenze che hanno comportato per Lei e per tutti i soggetti coinvolti. Mentre parlava, provavo dentro di me un forte dolore e un senso di impotenza per le cose già accadute. Alcuni di noi avevano anche gli occhi lucidi. Poi ha ricordato dell’episodio della mela che ha mangiato, anche se era marcia, perché in un campo di sterminio, era come trovare un tesoro. Oggi una mela si butta anche solo se è un po’ appassita. Ascoltando questa parte, mi sono sentito in colpa per tutte le volte che ho rifiutato il cibo perché non era di mio gradimento.
Quando ha raccontato della tragedia della sua famiglia, credo di aver ricevuto il messaggio più inquietante e toccante, relativo agli orrori del passato recente.
Credo che noi giovani non dobbiamo dimenticare la lezione che abbiamo avuto e dovremo essere sempre vigili affinché tutto ciò o solo una parte non si ripeta mai più.
Auspico che Lei abbia una lunga vita e continui a diffondere nelle scuole, ma non solo, la testimonianza di ciò che è terribilmente accaduto, per non dimenticare.
Remo Alla