....Per i Detrattori di Giorgio Napolitano

Quando la storia avrà accumulato molta sabbia nella clessidra, emergerà la grande figura del nostro Presidente della Repubblica. Uomo democratico, cresciuto nel partito comunista italiano e leader di una corrente minoritaria nel partito che ha trascorso gran parte della sua storia all'opposizione, riuscendo comunque a dare all'uomo tanti diritti e dignità che, purtroppo, negli ultimi due decenni si sono quasi del tutto perduti. E' toccato proprio a Giorgio Napolitano vedere la fine della Seconda Repubblica e si è speso in prima persona ad evitare il crac economico e istituzionale. Quando la legislatura sarà giunta alla fine, sarà ancora più lampante la dissipazione di una occasione servita su un piatto d'argento da Napolitano. Un altro Presidente, privo di coraggio e magari ostaggio dei partiti avrebbe risolto la crisi del governo Berlusconi  con il ricorso al voto anticipato, una soluzione al buio che avrebbe trascinato il Paese in una spirale di speculazione senza ritorno. Monti è arrivato a Palazzo Chigi in uno "stato d'eccezione" e ha messo in piedi, con la regia del Quirinale, l'unico governo possibile.Con la collaborazione dei partiti, e ben consci del fatto che nessuno, in quel momento aveva la bacchetta magica per tirare fuori l'Italia dal pantano creato dalla recessione, dalla speculazione e dalla mancanza di una maggioranza in grado di rispondere alle sollecitazioni che venivano dai mercati e dall'Europa. Ma gli stessi partiti che favorivano quella soluzione,
evitando il ricorso alle urne, dovevano anche approfittare di quel momento per riformare e autoriformarsi. (basta pensare agli scandali vergognosi di questi giorni) E' andata a finire come sappiamo: hanno votato tutti i provvedimenti del governo Monti, qualche volta hanno ottenuto delle modifiche, ma si sono astenuti dal fare chiarezza al proprio interno e non hanno usato il potere parlamentare per fare quello di cui il Paese ha bisogno: avviare una fase costituente da proseguire nella prossima legislatura. questo ha dato all'antipolitica una spinta eccezionale e gli scandali ne sono la logica conseguenza. Così vent'anni dopo Mani Pulite, siamo al punto di partenza. I Partiti e i "poteri forti"e non solo non  hanno le stesse responsabilità per il mancato rinnovamento in egual misura, ma tutti ne hanno una dose. Altro che prendersela con il nostro lungimirante Giorgio Napolitano, che pensino i Detrattori del Presidente.