Rinascita Terracina: Srls a 1euro anche per i giovani con meno di 35 an...

Rinascita Terracina: Srls a 1euro anche per i giovani con meno di 35 an...: Srls anche per i giovani con meno di 35 anni.                                                                                          ...

Srls a 1euro anche per i giovani con meno di 35 anni


Srls anche per i giovani con meno di 35 anni.
                                                                                                                                            L’idea imprenditoriale a un solo euro di capitale: basta questo a un giovane con meno di 35 anni per poter aprire una srl semplificata. La nuova forma societaria è stata introdotta con la legge sulle liberalizzazioni di inizio anno e, dallo scorso 29 agosto è applicabile, dopo che è entrato in vigore il modello standard di statuto societario. Ma se l’estrema semplicità di avvio impresa è il punto di forza, oltre che la principale innovazione, delle neonate srls, la dotazione minima di capitale potrebbe anche rivelarsi il principale punto di debolezza.
Perchè se è vero che legalmente non sono più necessari i 10mila euro minimi per aprire una normale srl, è anche vero che poi l’azienda in qualche modo dovrà anche finanziarsi. Ed è evidente che l’assenza di capitale non rappresenta una garanzia per la banca. Su questo le opinioni degli esperti concordano: il problema è il credito, e in un momento in cui il sistema bancario fa fatica a finanziare il sistema delle imprese sembra difficile pensare che riesca a destinare grandi risorse a società che non danno garanzie adeguate.
C’è però un’altra considerazione da fare: anche i 10mila euro che rappresentano il minimo necessario per aprire una srl non sono certo una grande garanzia per la banca chiamata a concedere un prestito o altre forme di finanziamento. Viceversa, una buona idea imprenditoriale può essere valutata positivamente, e raccogliere maggior interesse di un’azienda avviata ma con problemi strutturali.

Resta il fatto che, per ottenere un finanziamento da una banca, sono necessarie garanzie: in mancanza del capitale, saranno necessarie fideiussioni o garanzie da parte di terzi. C’è anche una terza possibilità, sulla quale si potrà lavorare: i cosiddetti business angel, ovvero imprenditori o uomini d’affari che investono in imprese innovative e start up, prendendosi i relativi rischi, ma sperando in un soddisfacente ritorno nel giro di qualche anno. Si tratta di una forma di investimento più frequentata nel mondo anglosassone, a partire dagli Usa (dove ci sono esempi ormai storici di aziende inizialmente finanziate da business angel, come Google), che non in Italia, ma esistono investitori di questo tipo anche in Italia.

Come detto, per aprire la srl semplificata basta un capitale minimo di un euro, ma attenzione: non si possono superare i 9999,99 euro. Sopra questa cifra, bisogna cambiare forma societaria (e rientrare ad esempio nella normale srl).
Altro limite è quello dell’età: massimo 35 anni, nessun socio può superare questo limite, quando scatta il fatidico compleanno bisogna cambiare forma societaria (per esempio scegliendo la normale srl o anche la srlcr, srl a capitale ridotto).
L’appena citata srl a capitale ridotto è stata introdotta prima dell’estate dal decreto Sviluppo, e di fatto rappresenta una risposta a una delle critiche fondamentali che erano state mosse, anche da parte imprenditoriale, alla nascita delle srl semplificate: il limite dei 35 anni. Erano stati sollevati anche dei dubbi di incostituzionalità.

 Ora è possibile aprire srl a capitale ridotto, sempre con dotazione minima di un euro, anche agli over 35: attenzione, si tratta di due forme societarie diverse, non sono l’una la naturale prosecuzione dell’altra.

Quindi, per passare da una all’altra, è necessario ripetere il passaggio notarile. Ricordiamo che quest’ultimo è gratuito per la srl semplificata, così come non si pagano imposte di bollo e diritti di segreteria. Basta pagare l’imposta di registro, 168 euro, e a questa cifra bisogna poi aggiungere la tassa camerale.


Rinascita Terracina: Acqua Pubblica

Rinascita Terracina: Acqua Pubblica: ANDATE A VOTARE!                                                                                                                     ...

Acqua Pubblica


ANDATE A VOTARE!

                                                                                                                                                              Continua la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare per l'acqua pubblica ne Lazio. Con la vittoria del 1° quesito referendario del 12-13 giugno 2011 è stata abrogata la norma che prevede l'obbligatorietà della privatizzazione del Servizio Idrico Integrato. Il referendum è stato proposto per far valere un principio chiaro: nella gestione dell'acqua, un bene comune fondamentale, non si devono fare profitti e di conseguenza il privato deve stare fuori dalla gestione. La risposta dei cittadini votanti (95,35 % a favore della cancellazione dell'obbligo di privatizzazione) non può lasciare alcun dubbio sull'opinione, praticamente unanime, del popolo italiano. Nel Lazio i cittadini che si sono espressi in tal senso sono più di 2.500.000 cittadini. Perché allora ci stiamo muovendo con questa raccolta firme? La normativa europea dà ancora la possibilità di privatizzare il servizio idrico integrato e inoltre entro il 31 dicembre 2012  tutte le regioni dovranno legiferare in materia di servizio idrico, in particolare relativamente alla riorganizzazione degli Ato (Ambiti Territoriali Ottimali). Per spingere la Regione Lazio verso una gestione del servizio idrico  pubblica e partecipata, nel rispetto della volontà popolare, un'ampia coalizione di cittadini, associazioni, forze sindacali e politiche, già impegnate nei referendum nazionali del 2011, ha depositato una proposta di legge regionale da sottoporre a referendum propositivo. La proposta di legge dovrà essere firmata da almeno 50.000 elettori del Lazio e, se entro un anno dalla sua consegna non sarà discussa, il Presidente della Regione Lazio sarà tenuto ad indire il voto referendario, in cui  cittadine ed i cittadini saranno chiamati ad esprimersi su questa proposta di legge. La raccolta firme per il referendum alla proposta regionale per l'acqua pubblica prosegue. Ci sono ancora pochi giorni utili. Cercate i banchetti per firmare o scrivete ai vostri amici di firmare anche presso l'anagrafe di ogni municipio.