BERLUSCONI 7° Parte


La società lnfrastrutture Immobiliari era stata costituita a Roma il 30 dicembre 1977, e nel 1978 la
Fininvest Roma ne aveva assunto il controllo. Nel 1980, poco prima della operazione permuta a
danno della Casati che, a titolo di precisazione, era maggiorenne dal 1972, il capitale sociale era
stato portato a 400 milioni, e il solito Luigi Rastelli ne era stato nominato amministratore unico.
La Immobiliare Briantea srl, ama a Milano il 30 settembre come  Sociali Villanova srl con
900 mila lire di capitale, con nuova denominazione nel 1978, è una scatola vuota fino ai primi mesi
del 1.980, quando l’amministratore delle Infrastrutture Immobiliari Luigi Restelli la convoglia nel
gruppo Fininvest. Ciò accade il 2 giugno 1980, con l’aumento di capitale a 450 milioni, e la nomina
del prestanome Giovanni Bettino ad amministratore unico. Dopo aver acquisito, col secondo atto
notarile del 2 ottobre 1980, gli ultimi beni terrieri dei Casati Stampa, la Immobiliare Briantea srl si
dedicherà al compito di sloggiare dai terreni di Arcore i contadini che vi sono residenti. Risolto il
problema, e ripulito le aree per poter procedere alle speculazioni edilizie, il 4 luglio 1988 la
Immobiliare Briantea verrà incorporata dalla Immobiliare Idra, che vedremo più avanti, approdo
finale di quello che si può chiamare il sacco di Arcore, o la madre di tutte le truffe.
Ma il 1973 dovrebbe essere anche l’anno in cui Luigi Berlusconi smette di lavorare per la Banca
Rasini, avendo raggiunto l°età della pensione, secondo logica. Il 28 marzo 1974 se ne va anche
Carlo Rasini. Perché non si sa bene. Secondo analisti sembra si sia dimesso per mancanza di fiducia
verso il resto del consiglio di amministrazione, in particolare degli Azzaletto. Ma l’Azzaletto padre
aveva fondato con lui la Banca  non lo conosceva? Non sapeva da dove arrivava? ll posto di
Rasini lo prende Dario Azzaletto, assommando anche la carica di direttore generale (ciò che indica
che Luigi Berlusconi non c”era, appunto, più). Il 7 giugno 1974, poco dopo due mesi, entra nella
Rasini S.p.a. Antonio Vecchione, e sarà questi a prendere l’incarico di direttore generale.
Nel 1974 nasce la Immobiliare San Martino, amministrata da Marcello Dell°Utri, grazie a due
fiduciario della Bnl, la Servizio Italia diretta dal piduista Gianfranco Graziadei, e la Saf, Società
Azionaria Finanziaria, rappresentata da un prestanome cecoslovacco, certo Frederick Pollack, nato
nel 1887. La famiglia Berlusconi va ad abitare nella villa San Martino, ex villa Casati Stampa,
ingaggiando su consiglio di Dell°Utri uno stalliere, Vittorio Mangano. Questi non è uno qualsiasi,
ma un mafioso, e neppure di poco conto, che morirà in carcere il 23 luglio 2000. La Immobiliare
San Martino, come abbiamo visto sopra, diventerà nel settembre “77 Milano 2 S.p.a.
L°arrivo di Mangano a Villa San Martino era awenuto in un clima pesante per gli imprenditori
milanesi. Lo stesso Silvio Berlusconi, oltre ai progetti di rapimento del padre Luigi e alle minacce
di sequestro del figlio Pier Silvio, aveva subito anche un attentato: una bomba contro la sede delle
sue società, l”ex villa Borletti di via Rovani a Milano. I pericoli però spariscono con 1’arrivo di
Mangano. Il che fa pensare che quanto poi raccontato sui motivi che portarono all'ingaggio di
Mangano non sia proprio vero. Anzi, sicuramente non vero.

Francesco Di Carlo, capo della potente famiglia di Altofonte, poi espulso da Cosa Nostra con
 l’accusa di aver imbrogliato gli amici fingendo il sequestro di una partita di droga, riparato a
 Londra, mafioso pentito, racconta di aver conosciuto Dell’Utri perché “Cinà me lo presentò in un
 bar di via Libertà a Palermo, a' metà degli 70. Qualche mese dopo  Dell”Utrì a Milano. In
 un uflìcio di via Larga di proprietà di alcuni nostri amici incontrai Cinà, Mimmo Teresi e Stefano
 Bontade. Quel giorno erano particolarmente eleganti. Io domandaí il perché e loro mi risposero che dovevano andare da un grosso industriale milanese amico di Cinà e Dell°Utri, e mi proposero di seguirli”. Secondo il racconto di Di Carlo, i quattro si recano nella sede del1'Èdilnord dove
 incontrano Berlusconi e Dell’Utri. Parla Bontade: “Dottore, lei da questo momento può smettere di preoccuparsi. Garantisco io. . .Perché piuttosto non pensa ad investire nella nostra bellissima isola?


Rinascita Terracina: G I U S T I Z I A

Rinascita Terracina: G I U S T I Z I A: GIUSTIZIA SCOLASTICA    Uomini e donne di domani che vogliono perseguire e concretizzare i loro sogni, le loro aspirazioni, ad inizi...

G I U S T I Z I A



GIUSTIZIA SCOLASTICA

   Uomini e donne di domani che vogliono perseguire e concretizzare i loro sogni, le loro aspirazioni, ad iniziare dal diritto allo studio. Siamo sempre più convinti che l'istruzione sia uno dei diritti fondamentali, eppure, garantire la possibilità di studiare a ragazze e ragazzi in povertà di diritti sarà nel 2013 ancora più difficile che in passato. Il sistema di istruzione pubblica sconta anni di disinvestimento e disinteresse, con effetti preoccupanti su tutti gli studenti ma addirittura drammatici su quelli più deboli. Dati ufficiali quantomeno                                                             prudenti attestano che il 18,8% dei giovani italiani è vittima di dispersione scolastica, con picchi ben più pesanti nelle regioni del Sud e in molte periferie delle grandi città. Gli studenti stranieri hanno minori chance di successo scolastico: alle scuole superiori, tra i pochi che vi arrivano, la percentuale degli iscritti in ritardo sul percorso di studi è del 70 % contro il 25 % dei coetanei italiani.