Amministratore Antonio Alla
Rinascita Terracina: BERLUSCONI 6°
Rinascita Terracina: BERLUSCONI 6°: dell°Ambrosiano, della ltalcasse, per la lista dei 500 esportatori di valuta, per la successiva lista dei 962 della loggia P2,...
BERLUSCONI 6°
dell°Ambrosiano, della ltalcasse, per la lista dei 500 esportatori di
valuta, per la successiva lista dei 962 della loggia P2, e per un
“suicidio” sotto il ponte dei Frati Neri sul Tamigi a Londra.
Nel 1973 la Banca Rasini
diviene una S.pa., e il controllo passa dai Rasini agli Azzaletto. ll nuovo consiglio della Banca
Rasini S.p.a. è costituito da Dario e Giuseppe Azzaletto,
Mario Ungaro, avvocato romano notorio amico di Michele Sindona e Giulio Andreotti, Rosolino Baldani e Carlo Rasini. Cambiano
anche i sindaci della banca: entrano due
commercialisti di Siracusa, uno di Lecce e uno di Napoli.
Il 1973 è anche l’anno in cui il figliolo di
Luigi, Silvio, acquista quella che diventerà villa San Martino ad Arcore. E' un acquisto che dire
chiacchierato è piuttosto poco. Diciamo solo che dimostra che “brave”
persone c'erano in mezzo. Annamaria Casati Stampa è ereditiera minorenne di villa
Casati, rimasta orfana nel '70 per via di un tragico fatto di sangue in famiglia: il padre aveva
ammazzato la moglie e l’amante per poi suicidarsi. Tutore della ragazza è il
senatore liberale Giorgio Bergamasco, ma pro tutore, agli effetti quello che maneggiava tutto, è,
incredibile, l’avvocato Cesare Previti che, altrettanto incredibile, assiste Silvio Berlusconi. Un
classico conflitto di interessi. La favolosa villa, un parco da un milione di metri
quadrati, campi da tennis, maneggio, scuderie, due piscine, centinaia di ettari
di terreno, quadri d°autori, con annessi e connessi, viene acquistata alla modica cifra, è proprio il caso di
dire, dì 500 (Cinquecento) milioni di lire, a fronte di una
valutazione di svariati miliardi. Si badi bene che “la somma di 500
milioni è il valore della sola “Via
Crucis del Luini in 14 quadri”. Ma l’acquisto avviene non in denaro, bensi in
titoli di alcune società immobiliari
non quotate in borsa. Quando la ragazza dal Brasile cercherà di monetizzare i
titoli, si troverà con un mucchio di carta. Berlusconi e il suo avvocato, pro
tutore della poverina, ricompreranno le
azioni, ma a metà prezzo: 250 milioni! Questa, però, è solo una sintesi di un racconto
che sarebbe molto lungo, anche perché tutta la trafila, o truffa
per essere più precisi, è durata svariati anni.
Silvio Berlusconi prenderà possesso di villa Casati nel 1974 ma, grazie
ai maneggiamenti del suo avvocato Cesare Previti, che “curava” pure gli
interessi della Casati, il passaggio di proprietà non avvenne che il 2 ottobre
1980, quando finalmente venne sottoscritto il rogito per la villa di Arcore e
circostanti terreni. L°atto di compravendita venne repertato al n° 36119 del
notaio milanese Guido Roveda. Per quasi sette anni Silvio Berlusconi ha
disposto come voluto della nuova proprietà, pur non essendone il proprietario
se non fino alla firma su citata. In questi quasi sette
anni le tasse sulla casa sono state tutte regolarmente pagate da Annamaria
Casati Stampa su gentile “consiglio” di Previti. Poi finalmente la ragazza ha
capito con chi ha avuto a che fare. Una sentenza del Tribunale di Roma nel 2000 ha assolto gli autori
Giovanni Ruggeri e Mario Guarino, che erano stati querelati, del libro “Gli
affari del presidente” in cui era descritto l’episodio. Davvero due “brave e
oneste” persone i “signori” Silvio Berlusconi e Cesare Previti! Ma
la truffa non si ferma qui. Lo stesso 2 ottobre 1980 il notaio Roveda autentica
anche un secondo atto di compravendita, che riguarda tutti i superstiti
possedimenti terrieri di Arcore dei Casati Stampa non compresi nel primo
rogito. Questi possedimenti vengono ceduti sottoforma di permuta ad una società
del gruppo Fininvest, la
Immobiliare Brianza srl, rappresentata dall”amministratore
unico Giovanni Bottino, un prestanome residente a Milano 2. Una permuta
decisamente truffaldina: in cambio dei possedimenti terrieri la Immobiliare Brianza
srl “trasferisce a titolo di permuta alla Annamaria Casati Stampa di Soncino,
in Donà delle Rose 55.000 azioni del valore nominale di lire 1.000 ciascuna,
della Infrastrutture Immobiliari spa, con sede a Milano, via Rovani 2...l beni
permutatì hanno il complessivo valore di lire 250 milioni. Egualmente le 55.000
azioni della lnfrastrutture Immobiliari spa hanno il valore di lire 250
milioni, per cui non si fa luogo ad alcun conguaglio”. in questo modo, siccome
il capitale sociale della Infrastrutture Immobiliari spa è di 400 milioni, Annamaria Casati Stampa sarebbe diventa socia
di maggioranza della società con il 62.5%. Ma il regista e artefice Cesare
Previti fa in modo che alla Casati venga attribuito in realtà un valore
equivalente del 13,75% del capitale sociale. E per giunta con azioni senza
mercato.
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